Novara - Onestamente non ricordo un anno calcistico così stressante, anche se, forse, sono ormai troppi gli anni di pesantenza e di sofferenza legati alla nostra squadra. Siamo partiti con mire di grandezza per poi cadere talmente in basso da aver paura perfino della nostra ombra: un playoff agguantato come fanalino di coda all'ultima giornata che forse nemmeno meritavamo, per poi non essere neanche in grado di giocarcelo.
Playoff giocato un giovedì sera a Verona senza possibilità di portare la città al seguito nonostante la partita importante; una squadra ben preparata, la Virtus, contro una squadra, noi, lì immeritatamente e finita come giusto che fosse, un massacro calcistico forse atteso ma che da possibilità di costruire un futuro. Entriamo in campo con la formazione tipo, con Pablo che parte dalla panchina,
rispettando quello che è stato il dogma di tutta l'annata. Al 4° minuto siamo già sotto, un colpo di testa di Fabbro ci fa già capire che non sarà una bella serata, al 30° e al 31° un palo di Calcagni e una traversa di Ariaudo non spaventano la Virtus che al 34° raddoppia, un tiro da fuori area all'incrocio di Tronchin porta la Virtus sul 2 a 0. Il primo tempo si chiude con doppio vantaggio ampiamente meritato da parte dei veronesi e il secondo tempo si apre con l'ingresso di Gonzalez, in quella che sarà la sua ultima apparizione in campo con la maglia del Novara.
Passa un minuto e la Virtus fa il terzo gol, Fabbro si trova nel posto giusto al momento giusto e fa la sua doppietta personale. Poco da aggiungere se non che, fino alla fine, solo una squadra lotta ancora e non è il Novara. Il triplice fischio mette fine a questa annata molto travagliata: adesso è arrivato il momento giusto per poter giudicare questa squadra e non solo per quanto riguarda i giocatori, ma soprattutto per quanto riguarda dirigenti e proprietà. Un presidente che, in parecchie occasioni, ha dichiarato che l'anno prossimo sarà intenzionato ad allestire una squadra non competitiva, sarebbe la giusta conseguenza per una città tutta che non ha mai avuto passione per la sua squadra. Vedremo la tifoseria come reagirà in caso di partecipazione sterile al prossimo campionato. La tifoseria, dal canto suo, non ha mai mollato, in questi due anni, da quando è nato il Football Club Novara, non ha fatto mancare il suo sostegno, anche nel breve periodo di contestazione sono sempre stati dalla parte della squadra.
Adesso si può dire "finalmente è finita" e bisognerà ricaricare le batterie per un'annata, la prossima, che ci metterà alla prova con trasferte più complicate ma di certo divertenti e vedremo il sorteggio dove li porterà.
Noi chiudiamo qua un momento molto basso che, probabilmente, porterà a dei cambiamenti importanti in ogni parte di questo Novara.
Maurizio Ciniello