Novara - Sarà blasfemo dirlo, ma la sconfitta era nell'aria; si sono affrontate due squadre scarse, normale vincesse chi dava più importanza alla partita. Potrei dire fortuna, ma per quel poco dimostrato è stata la grinta che ha dato alla Pro Vercelli la possibilità di portare a casa i 3 punti. Non è servita la spinta del pubblico a dare quella motivazione in più che il derby sempre richiede, del resto se tecnicamente sei questo non è che puoi fare molto. Solo due vere occasioni in tutta la partita fanno capire il momento che stiamo attraversando e se aggiungiamo che una delle due arriva dal ritorno del nostro bomber di sere D, il buon vecchio Dardan, ti fa capire che al momento il nulla è più carico di noi. Per quanto riguarda la classifica, gli eterni rivali, quest'anno hanno pareggiato il conto; verrebbe da dire "una vittoria ciascuno non fa male a nessuno".
Invece no...
Un derby è un derby. E se questo è il massimo che possiamo dare nella partita più importante dell'anno, non possiamo pretendere una cornice di pubblico di altri tempi. Lo stadio è vuoto per tanti motivi, ma forse quello più importante è che in campo non abbiamo una squadra. Qualcuno potrà non essere d'accordo ma la cornice di pubblico rimane non all'altezza di una città come Novara, soprattutto se parliamo di un derby. Se noi non ridiamo, oltre Sesia non festeggiano, hanno guadagnato i 3 punti, ma per quanto riguarda il settore ospiti anni fa l'avrebbero riempito, segno questo dei tempi che cambiano, un mondo quello degli ultras che sta andando verso l'estinzione, tutto finisce prima o poi, bisogna solo saperlo accettare. Una volta avevamo il vanto di non essere mai falliti, adesso non ci rimane neanche più quello; a questo punto non bisogna più parlare con presidenti e proprietari, per quanto riguarda lo sport novarese sta sparendo e alla porta non ci sono soluzioni. L'hockey, orgoglio della città, fatto sparire come se niente fosse, il calcio ci dà l'idea che, per molto tempo, ci porterà agli anni 80, il baseball da decenni sparito e mai più ritornato; bisogna smettere di dare le nostre perle in mano al nulla, poi succede che sparisci ed il risultato è che invogli giovani ad andare verso Milano o Torino.
Rispetto ad altre situazioni lo sport è una di quelle cose che ti danno la possibilità di ripartire in qualunque momento e non sempre i soldi sono la giusta soluzione; ci vuole mentalità, pianificazione e soprattutto una città che lo voglia davvero. Avrei preferito scrivere un pezzo specifico sulle tifoserie, perché un derby è soprattutto spalti, ma in questo momento in città se togliamo il pezzo centrale della Curva Nord c'è praticamente il nulla, quindi sarò lieto di parlarne quando al Piola ci sarà un pubblico.
Domenica prossima saremo ancora qui, verrà da noi l'Albinoleffe, squadra per niente facile, capace di darci una scoppola all'andata difficile da dimenticare, ma prima di questa partita ci sarà la trasferta a Vicenza, di mercoledì alle 18, data e orario impossibili; se non ci volete basta dirlo.
Al momento la situazione non sembra mostrare soluzioni, ma anche un solo risultato positivo nel momento giusto può cambiare molte cose, per fare in modo che non sia già tutto scritto.
Maurizio Ciniello