Novara - Arriva dalla Croazia l'undicesimo tassello del mosaico azzurro: sarà Ivana Milos, classe 1983 e nazionale croata, ad affiancare Luisa Casillo e Maja Tokarska nel reparto centrale. 187 cm di grinta pura, l'ex giocatrice di Bologna (unica sua esperienza italiana prima dell'arrivo in maglia Igor) può vantare ben dieci anni di militanza nello Zok Rijeka, squadra della sua città d'origine (Fiume), con la cui casacca ha iniziato l'attività pallavolistica da giovanissima. Con la divisa del Rijeka, ha vinto quattro campionati consecutivi tra il 2006 e il 2010 prima di trasferirsi in Azerbaijan dove nel 2012, con la casacca del Lokomotiv Baku, ha conquistato la Challenge Cup.
«Sono orgogliosa di proseguire l'avventura nella serie A1 - spiega Ivana - perché arrivare nel massimo campionato italiano è sempre stata la mia ambizione. Qui si respira la pallavolo vera. Sono particolarmente emozionata di poterlo fare a Novara perché diciamo che c'è davvero un rapporto speciale con le pallavoliste croate. Campionesse come Osmokrovic, Popovic e Barun hanno lasciato il segno e si sono trovate molto bene... ora spero di poter proseguire la tradizione».
Determinata e carica, Ivana rilancia: «Novara è una piazza storica della pallavolo italiana, era la sfida che mi ci voleva dopo la scorsa stagione a Bologna: per me la chiamata della Igor è stata un'occasione da non perdere, da cogliere al volo. Arriverò dopo gli Europei, che disputerò con la maglia della mia nazionale, e sono pronta a mettermi al servizio di tecnico e squadra. Le mie compagne? Ne conosco molte per la carriera, contro alcune ho anche giocato. Non vedo l'ora di entrare a far parte di questo gruppo che reputo molto interessante».
Soddisfatto del nuovo arrivo il tecnico Stefano Colombo: «Abbiamo visionato e valutato tante atlete e Ivana è stata subito quella che mi ha colpito di più. Per il suo modo di comportarsi a muro, per la velocità del braccio e per la capacità, che ha, di anticipare molto il colpo. La reputo la giocatrice giusta per il gioco che vogliamo fare, sono certo che si inserirà in fretta e bene nei nostri meccanismi e che sarà molto utile alla causa».