Novara - Non riesce l’impresa esterna alla Igor Volley di Massimo Barbolini, sconfitta in gara quattro al Pala Verde e di conseguenza per 3-1 nella serie che assegna a Conegliano il secondo Scudetto della sua storia. Venete trascinate dai 31 punti di Samanta Fabris, devastante per ampi tratti del match, e capaci di chiudere la partita nel momento più delicato, con le azzurre a caccia di rimonta dopo il 2-0 iniziale, con un quarto set praticamente perfetto. Conegliano in campo con Wolosz in regia e Fabris in diagonale, Melandri e Danesi centrali, Hill e Bricio schiacciatrici e De Gennaro libero; Barbolini invece parte con Egonu opposta a Skorupa, Gibbemeyer e Chirichella al centro, Piccinini ed Enright in banda e Sansonna libero.
Il primo punto (0-1) e il primo break (2-4) sono della Igor, Fabris ricuce subito lo strappo (4-4) murando Piccinini e poi chiude in parallela uno scambio infinito per il 9-8 dando il “la” al break firmato da un muro di Melandri e da un errore in attacco di Egonu (11-8). La croata mette la firma anche sul 15-10 mentre Novara reagisce con Chirichella e Piccinini (15-12) riuscendo, nel finale, anche a rientrare sul 21-19 sull’errore in attacco di Fabris. Chirichella trova l’impatto (22-22) con un gran muro, Egonu conquista il set ball (23-24) ma ai vantaggi è la solita Fabris a girare l’inerzia con l’ace del 26-25: chiude un attacco di Egonu su cui gli arbitri non ravvisano un tocco netto del muro veneto e con Novara che, avendo già sciupato i due videocheck a disposizione, subisce quindi il 28-26.
Riparte bene Novara (4-7, ace di Enright) ed Egonu trova sul 5-9 il massimo vantaggio per le azzurre; Wolosz incide anche a muro (9-11) e dopo il timeout di Barbolini è Fabris a ricucire lo strappo sul 10-11 mentre poco dopo arriva anche la parità sul primo tempo di Danesi (16-16). Conegliano sfrutta gli errori azzurri (18-16, attacco out di Piccinini) e si porta 21-18 con la pipe di Hill. Plak entra e accorcia due volte (21-19, poi 23-21) ma una diagonale vincente di Fabris (24-21) e un attacco out di Egonu valgono il 25-21 e il 2-0.
C’è Plak nel sestetto azzurro e la Igor si gioca il tutto per tutto prendendo il largo con l’olandese (3-5, poi 4-7 a chiusura di uno scambio infinito) che trova anche l’ace dell’8-12 su cui Santarelli ferma il gioco. Gibbemeyer e Piccinini fanno 10-16, Egonu pasticcia (12-16) e la solita Fabris fa il break in battuta (15-19, ace) fino al 17-19; Chirichella scappa di nuovo (17-21), Santarelli cambia diagonale e le venete rimontano 20-21 (muro di Melandri) prima della reazione di Chirichella (20-22) ed Egonu (21-23, diagonale). Le azzurre non subiscono altri break, Gibbemeyer mura Bricio (22-24) e il maniout di Egonu chiude il set (22-25).
Plak apre il quarto set con il break dell’1-3 ma è l’ultimo acuto azzurro: Egonu spara out (4-3), Chirichella in rete (6-4) mentre le venete si aggrappano a Fabris (9-6, maniout) con Barbolini che ferma il gioco. Melandri (13-8) e Danesi (16-10, gran muro) scavano il solco, il turno in battuta di Fabris (quattro ace consecutivi, 21-11) chiude di fatto la contesa in anticipo: Piccinini è l’ultima ad arrendersi (22-12, maniout), poi Danesi conquista il match ball a muro (24-12) e la solita Fabris, devastante, fa 25-12 e regala a Conegliano il suo secondo Scudetto.
Imoco Volley Conegliano – Igor Volley Novara 3-1 (28-26, 25-21, 22-25, 25-12)
Imoco Volley Conegliano: Bricio 14, Fiori ne, Lee ne, Cella, Melandri 8, De Gennaro (L), Danesi 6, Fabris 31, Wolosz 6, Hill 13, Nicoletti 1, Bechis. All. Santarelli.
Igor Volley Novara: Vasilantonaki, Camera, Plak 6, Gibbemeyer 12, Enright 3, Skorupa, Bonifacio ne, Chirichella 11, Sansonna (L), Piccinini 9, Zannoni, Egonu 18. All. Barbolini.
MVP Finali Scudetto: Joanna Wolosz.