Novara - Tra meno di due settimane, con il raduno ufficiale (in programma il 21 agosto al Pala Agil), prenderà il via la nuova stagione della Igor, quella del ritorno in serie A1 per la città di Novara e per una realtà, l’Agil, la cui prima esperienza nella massima serie si era conclusa proprio dieci anni fa. «Per noi sarà un grande passo lungo un cammino iniziato dieci anni fa – spiega suor Giovanna Saporiti, presidente del club –. Negli anni di assenza dal grande volley abbiamo lavorato sodo, cercando di porre le basi, le fondamenta per qualcosa di grande, investendo sul settore giovanile che per noi rimane la base dell’intero progetto, una palestra per formare ragazze non solo allo sport ma, in generale, alla vita. Un anno fa, grazie all’appoggio di Igor, degli altri sponsor e del Comune di Novara, abbiamo potenziato il progetto con il ritorno in sere A e l’essere riusciti a centrare subito la promozione nella massima categoria ci ha dato entusiasmo e slancio per vivere nel modo giusto questa nuova, affascinante sfida».
Con quale stato d’animo ci si prepara a questa nuova stagione? «Si vive un mix di emozioni: dall’entusiasmo per la nuova sfida alla giusta dose di preoccupazione, perché la posta in palio è alta e non sarà facile gestire tutto nel migliore dei modi. Servirà grande cura di ogni particolare, perché siamo tornati nel grande volley e vogliamo rimanerci il più a lungo possibile. L’anno scorso siamo stati bravi e fortunati, componente quest’ultima che nello sport non può mancare, ora ci attende un’impresa ancor più grande da compiere. Che serie A1 mi aspetto? Sicuramente il livello tecnico e la spettacolarità del campionato non sono quelli di qualche anno fa ma, in compenso, il tasso agonistico non è affatto diminuito, anzi. Dal canto nostro sappiamo che sarà una lotta continua: c’è qualche squadra meglio attrezzata, ma nello sport un conto è la “carta” e un altro il campo. Noi contiamo di far bella figura: non vogliamo tradire le attese di città, sponsor e tifosi».
Tra sogni e obiettivi, suor Giovanna chiosa: «Nello sport si insegue sempre un percorso di crescita e miglioramento, anche graduale. Confidiamo nelle capacità di Stefano (Colombo, ndr) per far crescere le giovani, dato che la squadra è, in maggioranza, composta di under 25. Sappiamo che attorno a noi c’è grande attesa e noi puntiamo a consolidarci nella massima serie. Un sogno? Senza volare troppo in là con la fantasia, centrare una qualificazione alle coppe europee sarebbe la ciliegina su una torta che già la permanenza in serie A1 renderebbe molto gustosa».