Novara - Giocare in queste condizioni non è facile e non parlo di epidemie e calamità varie, bensì di una situazione societaria molto difficile e soprattutto molto complessa. La settimana si è chiusa col proprietario che ha comunicato in tutta fretta che, finalmente, il problema soldi era risolto e noi tifosi che ne prendiamo atto, visto che ormai con questa società non sappiamo più nulla ma ci dobbiamo fidare, anche se in realtà è più una speranza. I problemi al momento sono altri; una squadra che non sa più vincere e un direttore sportivo che non ha idea di come si faccia questo lavoro; poi, per quanto riguarda la squadra, si sta cominciando a provare soluzioni riparatorie. Si è mandato via Marcolini che, oltretutto, non si sa perché sia arrivato a Novara, non meritandosi una piazza così importante, perché, di fatto, in questa categoria Novara rimane una delle squadre più prestigiose. Viene richiamato Banchieri, situazione complicata per lui; ha lasciato il Novara in seconda posizione per poi ritrovarselo 15°; probabilmente la società avrebbe voluto qualcun'altro ma poi bisognava pagarlo. La squadra arriva al Piola alle 13.30 e trova la Curva Nord ad aspettarla; si concorda con forze dell'ordine e con gli accompagnatori un confronto tra squadra e tifosi, dove la squadra ha ben poco da dire, ma solo da ascoltare. Il portavoce del gruppo ultras mette subito in chiaro le cose: "Noi siamo Novara, da voi vogliamo e pretendiamo impegno; siamo in zona retrocessione, la colpa è vostra". La società ha richiamato Mr Banchieri e la curva è dalla sua parte, viene, infatti, ribadito ai giocatori "dovete seguire lui, ma soprattutto dovete seguire quelli che sono Novaresi dentro, non per nascita ma per pelle e cuore; Buba e Gonzalez sono la nostra città in campo e noi siamo con loro".
Successivamente parte un attacco mirato nei confronti del direttore sportivo Urbano Orlando, responsabile di aver commesso tanti, troppi errori; la curva lo invita a dimettersi visto che anche la proprietà non ne vuole più sapere nulla di lui, ma essendo un buon politico sarà difficile fargli mollare la poltrona. Personaggio già scomodo in origine visti i suoi trascorsi calcistici in squadre molto rivali; dopo una non poco pacata contestazione, attendiamo le sue dimissioni.
Liberata la squadra finalmente si gioca; giornata meteorologicamente parlando gelida. La Pro Patria si presenta in casacca rossa con una banda bianca; loro in classifica se la passano meglio di noi e sono venuti per vincere. Un primo tempo con ben poco da raccontare, il Novara spinge sicuramente di più ma la Pro Patria controlla bene.
Il secondo tempo vede un cambio importante nei primi minuti, fuori il solito inesistente Zigoni, dentro Pablo, dando sicuramente più spinta; gol annullato al Novara al 64' per carica sul portiere, non così netta come sembra all'arbitro; gli ultimi 20' danno l'impressione di un assalto del Novara, ma più di una volta la Pro Patria in contropiede spaventa e convince tutti che il pareggio è cosa giusta. Un miglioramento si è visto, naturalmente per la serie B, promessa ad inizio campionato, non basta, ma Buba lí in mezzo al campo dá quella sicurezza che noi avevamo bisogno. Adesso si può e si deve migliorare visto che abbiamo una certezza, che almeno il campionato riusciremo a finirlo, anche se non possiamo abbassare la guardia perché il nemico è tra noi.
Mercoledì si gioca il turno infrasettimanale pre Natalizio: si va a Pistoia, terra di scontri e delusioni per noi. Nella nostra storia perecchie giornate agitate ci ricordano quello stadio e quelle strade, ma visto che, al momento, anche loro non se la passano bene si può tentare il colpaccio, in fondo sono Toscani e noi non 'sopportiamo' le squadre Toscane.
Maurizio Ciniello - Ultras Novara