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Il Novara non... va. E qualche tifoso perde la testa

Novara - Partiamo subito con un inciso chiaro e diretto: i tifosi hanno il sacrosanto diritto-dovere di protestare e incavolarsi quando la squadra non va, non suda, non si impegna e di conseguenza non ottiene risultato sul campo. Per questo motivo i sostenitori azzurri hanno davvero di che essere inc... neri per come sta prendendo la piega questa stagione 2012/13 che sembra davvero maledetta. Però c'è modo e modo... Innanzitutto è sbagliato voler andare dalla dirigenza del Novara, in particolare dal ds Giaretta e affrontarlo a muso duro, andando avanti controcorrente nei confronti della fila di persone che si stava dirigendo verso l'uscita dalle tribune e dal rettilineo. In mezzo a tanti tifosi c'erano anche persone con bambini piccoli e anche anziani; uno spettacolo che non avremmo mai pensato di vedere... Poi una volta davanti ai cancelli c'è stata la risposta molto diretta e inaspettata dello stesso Giaretta che di fatto ha smorzato ogni polemica e possibile discussione con fare deciso, che denota una gran quantità (oltre la media comune) di attributi. Ma quello che più deve far riflettere quegli ultras arrabbiati per il risultato è proprio il fatto che la sconfitta è, forse per la prima volta quest'anno, davvero immeritata. Il Livorno si è difeso nella propria metà campo per 80 minuti buoni; mai avevamo visto un Novara così sciolto e anche volitivo, forse merito dei primi effetti della cura Aglietti, anche se Piovaccari e soprattutto Lazzari a volte sembrano troppo innamorati del loro modo di giocare. Ma è stato bello guardare giocare un Barusso così dinamico, alla Gattuso per intenderci, o un Gonzalez che le ha provate in tutte le posizioni ha fatto davvero piacere. Se poi succede che a 30" dalla fine Buzzegoli si faccia davvero male, cada a terra tenendosi la gamba, l'arbitro non ferma il gioco e il Livorno - non molto sportivamente - affonda proprio sulla fascia del giocatore infortunato e a porta quasi vuota sigli la rete della vittoria con Paulinho (inesistente sino a quel momento) allora tutto questo ha un nome e un cognome: sfiga e jella.

Il Novara ha tutti i mezzi per salvarsi: società, giocatori, allenatore e anche tifosi; nel lungo, quasi estenuante, campionato di serie B basta ottenere qualche risultato utile di fila per rimettersi in carreggiata. Evitiamo scene degne di film di terza categoria e cerchiamo piuttosto di aprire gli occhi e 'sgridare' la squadra (e la dirigenza) solo quando se lo merita. Quest'anno più volte hanno toppato e sudato davvero poco; ma nell'anticipo di venerdì sera con gli amaranto no. Speriamo che nella partita col Modena di sabato 1° dicembre cominci a girare per il verso giusto quel fattore C (che sta per fondoschiena) del quale gli azzurri sono in assoluto credito.

Gianmaria Balboni