Novara - Ieri, poco prima della partita, mi sono imbattuto per caso nel pullman della squadra del Piacenza; ho atteso e ho visto i giocatori arrivare uno alla volta, lentamente, quasi fosse un corteo funebre. Non capisco, ragazzi giovani, atleti pagati per fare quello che ogni ragazzino ha da sempre sognato, ma grazie a loro ti accorgi che non tutto è bello come sembra, chiaro che i problemi possono essere tanti, ma vedessi mio figlio con un simile volto scuro mi agiterei e mi chiederei di certo il perché: “Come puoi andare in campo così è sperare anche solo di giocartela?”. Il Piacenza è una di quelle squadre che, di certo, ci ha guadagnato dagli stadi chiusi, più di una volta hanno ricevuto la visita degli ultras rischiando qualche contatto se non di più, perché negli ultimi anni la loro storia societaria è stata caratterizzata da varie porcherie che hanno portato a vari disastri e sappiamo che la curva è la componente che più di tutte soffre questi crimini... Quello che si rischia a Novara è una cooperativa fatta di presidenti e forse, fra tutti, quello con meno colpe è proprio Rullo, tirato in ballo in qualcosa forse più grande lui, ma prima di trarre conclusioni vorrei capirci veramente qualcosa, si parla di percentuali. Questo fa parte dello schifo che è diventato il calcio, trattare il nostro Novara come una qualunque azienda, che se va bene ok, altrimenti la si butta nella spazzatura. Ma ieri si è giocato, naturalmente visto l'orario, si è giocato per pochi; fortunati noi visto che l'avversario era già morto prima di entrare in campo. Novara che scende in campo per la prima volta con Desjardins al posto di Lanni; al 3’ un tiro a giro nell'angolo di Malotti costringe Stucchi ad un tuffo plastico deviando la palla in corner; al 9’ azione pericolosa del Piacenza con tiro di prima intenzione da dentro l'area di De Respinis fuori di poco; al 29’ gol del Novara, Lanini supera in velocità Corbari, mette in mezzo per Rossetti che insacca; al 42’ un cross di Palma viene respinto malamente da Pogliano verso la porta e costringe Desjardins ad un intervento in angolo. Finisce il primo tempo con un incoraggiante 1-0 per noi, partita aperta con un discreto Novara. Si riparte sempre con il Novara in pressing e al 57’ cross di Schiavi per Pogliano che di testa spedisce la sfera sulla traversa. Al 61’ Piacenza in 10 per un doppio giallo a Suljic; al 62’ raddoppio del Novara, punizione di Lanini che si infila nell'angolo basso con non poche colpe del portiere piacentino; al 71’ un errore di Nove mette Lamesta in buona posizione, fortunatamente il tiro finisce sull'esterno della rete; all’83’ buona occasione per Zunno, para Stucchi. Finisce 2-0, buona vittoria ma soprattutto meritata, 3 punti che ci fanno stare più tranquilli, nota positiva per Desjardins, esordio con buona prestazione. Siamo a 3 punti dalla zona playoff, campionato strano, ogni partita può cambiare le sorti del momento, ma io non ci penserei, mi guarderei la spalle per poter raggiungere prima possibile una salvezza che, nell'ambiente, spaventa non pochi. Qualche anno fa in certe occasioni si decantava al "culo di Sacchi", non so se additare questo momento al "culo di Banchieri", ma da quando c'è lui qualcosa è cambiato, qualche sconfitta arriva ancora, ma qualcosa è cambiato, adesso non siamo più noi ad avere il volto della sconfitta, adesso sono gli altri ad averlo. Domenica si giocherà in trasferta contro l'Albinoleffe, squadra per noi indifferente, vittorie e sconfitte contro di loro non hanno mai destato interesse più di quello che meritano, di certo loro non soffriranno la mancanza di pubblico, visto che un pubblico non l'hanno mai avuto...
Maurizio Ciniello - Ultras Novara