Novara - “Sono stata contattata in questi ultimi due giorni da alcune società sportive della città allarmate da fonti evidentemente non attendibili sul fatto che l’amministrazione non intenda prorogare le concessioni in essere. Ovviamente si tratta di parole non fondate”. Così l’assessore allo Sport del Comune di Novara Marina Chiarelli chiarisce, dopo che il Sindaco stesso lo aveva già fatto nell’ultimo consiglio, il disposto del DL 34 del 19/5/2020 (Decreto Rilancio).
“E’ evidente come qualche consigliere comunale abbia diffuso notizie tendenziose tra le società – dichiara Chiarelli – Il Decreto Rilancio, infatti, consente unicamente la revisione dei rapporti in scadenza entro il 31 luglio 2023, ove il concessionario ne faccia esplicita richiesta, mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio economico finanziario originariamente pattuite, anche attraverso la proroga dell’accordo. In pratica, perché possano essere prorogate, deve trattarsi di concessioni in essere ed in scadenza entro il termine suddetto e per le società deve sussistere la necessità di rivedere, di comune accordo fra le parti, l’originario piano economico – finanziario per l’ammortamento degli investimenti effettuati o programmati che rientrino, cioè, nella concessione originaria e non nuovi. La proposta del Pd, quindi (ossia quella di prorogare tout court tutte le concessioni sportive in essere) non poteva essere accolta poiché in primo luogo formulata citando articoli di legge non corretti e, in secondo luogo, poiché la norma impone - ove la società ne faccia richiesta - di analizzare caso per caso valutando i bilanci delle varie società in rapporto agli impianti da esse gestiti. Attività quest’ultima peraltro già in fase di svolgimento da parte dei tecnici dell’Ufficio Sport. E’ spiacevole vedere che venga strumentalizzato il rispetto delle norme a cui necessariamente l’amministrazione si deve attenere, adducendo la mancanza di volontà di sostenere lo sport di base, come i consiglieri del Pd asseriscono, posto che, durante lo stesso consiglio, sono state invece attuate, in quanto possibile, importanti riduzioni sulle tariffe proprio per andare incontro alle società sportive. L’amministrazione comunale – conclude l’assessore Chiarelli – subito dopo la fine del lockdown ha incontrato numerose ASD favorendo il più possibile la ripresa delle attività sportive senza tralasciare le specifiche esigenze di ciascuna di esse. Stiamo comunque lavorando anche per proporre misure economiche necessarie a sostenere i costi dei canoni già sospesi nei mesi di lockdown”.