Novara - Da giorni si parlava di questa partita, è risaputo che Napoli non è facile per nessuno, che siano squadre italiane oppure straniere. È assodato che con certe tifoserie c'è più accredine, tedeschi e inglesi sono forse i più odiati, capaci di credersi padroni ovunque e capaci di devastare o tentare di devastare ogni città dove la loro squadra gioca. Però questa volta c'è addirittura un'aggravante: il Ministro dell'Interno aveva vietato la trasferta sapendo il pericolo che ne sarebbe derivato. Ora, per chi mi conosce, sa che il mio animo ultras va contro questi divieti e soprattutto mi intima di fregarmene di qualunque disposizione, ma quando è lo stesso Tar a ribaltare il tutto fa capire due cose, la prima è che le disposizioni di un Ministro sono utili solo quando fa comodo a qualcuno, la seconda è che la UEFA comanda anche a casa degli altri, sminuendo così le leggi di uno stato sovrano. C'è inoltre da evidenziare il fatto che i giornali tedeschi hanno caricato ulteriormente la piazza con dichiarazioni che hanno dell'incredibile e altre tifoserie, sempre tedesche, hanno addirittura deriso il nostro Ministro con striscioni nei loro stadi.
Non sono più solo le autorità di altre nazioni ad imporci la loro volontà, adesso ci tocca pure subire ordini ed imposizioni dal popolo comune e, se poi vogliamo parlare di altro, possiamo serenamente dire che la UEFA ha un solo scopo, immagazzinare denaro, tanto denaro, quindi impedire ad una tifoseria di andare in trasferta può essere una gravosa perdita economica. Consideriamo inoltre, che tutto questo, può essere visto come un gravoso precedente, un po' alla Macron quando non volle una nave clandestina a Marsiglia, non perché la Francia non potesse far fronte ad un simile episodio, ma semplicemente per paura che qualche scafista potesse accorgersi che in Europa non c'è solo l'Italia.
Ma dalle critiche e dagli attacchi sui social vedo parecchie rimostranze verso i Napoletani e non ne capisco il motivo; i Tedeschi attaccano Napoli e i Napoletani si difendono, fosse capitato in altre città le reazioni sarebbero state differenti, c'è un detto che dice, "a Napoli non si passeggia"; da ultras posso dire che in Italia ci sono poche città che possono dirlo. Siamo una nazione ormai decaduta a livello ultras, quindi ben vengano certe piazze che dimostrano che l'Italia, a livello di tifo organizzato, non è completamente morta. Non dimentichiamoci che l'ultimo tifoso morto allo stadio non arriva dai campi italiani, ma da quelli inglesi, quelli che dicono di aver sconfitto gli hooligan; forse non hanno ancora capito che il mondo delle curve è esclusivamente legato allo stato sociale, noi ultras siamo odiati dalla gente, ma saremo sempre solidali con chi lotta per un ideale leale e genuino, di certo non solidali con le istituzioni calcistiche che hanno perso di vista l'essenziale: il calcio ė della gente non delle banche. Tutti festeggiano perché il Milan in Champions è riuscita ad avere l'incasso più alto della storia in Italia, non c'è niente da festeggiare, con quei prezzi si dovrebbero vergognare, questa divisione sta portando alla fine di tutto, non passerà molto che si dovrà tirare una linea su quello che siamo e quello che vorremmo essere. Hanno dato penalizzazioni alla Juventus perchė, insieme ad altre squadre, vuole creare una Lega europea staccata dal resto degli asini solo perché hanno paura porti via soldi, una cosa forse non è chiara: a noi non interessa niente dei vostri soldi perché le regole non ci sono ma noi tifosi ci siamo e ci saremo sempre.
Maurizio Ciniello