Novara - La confusione regna sovrana; tra poche settimane comincerà la nuova stagione, che, in effetti, al momento sembra molto lontana. Apprendiamo in questi giorni che una cordata di imprenditori soprattutto locali, sarebbe interessata all'acquisto del Novara Calcio, al contrario la proprietà esce con dichiarazioni contradditorie, tattiche si presume, semplicemente per aumentare il prezzo di quella che è una società che, nelle mani giuste, potrebbe fare grandi cose. Girano parecchi nomi in città su chi potrebbero essere i marchi interessati; devo dire che in passato gli imprenditori locali a Novara non hanno mai fatto grandi cose, quindi, anche se questi sono nomi allettanti, la paura c'è. Ringraziamo il vecchio proprietario che, nelle sue tante dichiarazioni, escludeva la vendita al primo che sarebbe capitato, forse gli attuali non saranno i primi che capitano, ma, una vendita societaria dopo pochissimi mesi con un risultato calcistico anche soddisfacente, fa pensare male. E’ normale porsi parecchie domande su chi siano gli attuali e quali siano le loro reali intenzioni sul Novara calcio. Tra speranze e delusioni ci siamo noi tifosi, confusi come non mai; in un presente di fallimenti calcistici, tutti questi cambiamenti nel giro di pochi mesi fanno paura. Al momento non sappiamo ancora se ci sarà la possibilità di entrare allo stadio e queste notizie contribuiscono ad infondere un clima di incertezza poco piacevole; il tifoso, la parte più importante di questo gioco, come al solito viene considerata l'ultima ruota del carro; la sofferenza, la passione ma soprattutto la paura dei tifosi, non vengono neanche prese in considerazione. Questi giochi hanno l'unico scopo di destabilizzare una piazza che negli ultimi 10 anni è riuscita si a rivedere la serie A, ma che negli altri anni ha visto fallimenti calcistici e delusioni. A Novara c'è voglia di calcio, calcio giocato e non calcio parlato in talk show televisivi con soubrette che, spesso, ne sanno più degli addetti ai lavori. Noi vogliamo andare allo stadio, vogliamo gioire, piangere, imprecare, criticare e un minuto dopo elogiare, vogliamo vedere i nostri colori correre sul campo, vedere i nostri colori sventolare in curva e non solo, vogliamo che Novara la smetta di essere capitale del nulla, dove il tifoso viene sempre criticato.
Alcune squadre hanno potuto fare amichevoli con un certo numero di tifosi, naturalmente col famoso distanziamento sociale, per noi al momento certe cose sono vietate; non abbiate paura che se serve la mascherina la mettiamo anche sugli spalti! Complice anche una questura molto ostile nei confronti della tifoseria locale, non ricordo un'estate cosi calda in città: un playoff perso in semifinale che, comunque, ha riempito d'orgoglio la città, guardato, ahimè, in tv con una definizione deprimente; l'incertezza del poter in futuro entrare allo stadio e adesso il possibile cambio di proprietà, sono troppe cose per un'estate sola. Noi per fortuna loro siamo sempre qui e non dimenticate che siamo noi il Novara. Qualunque cosa dobbiate fare, fatele in fretta, perche' l'estate sta finendo.
Maurizio Ciniello - Ultras Novara