Novara - Per la maggior parte degli italiani agosto è il mese degli ultimi giorni di meritato riposo, discorso simile per studenti e studentesse, ad eccezione di chi è chiamato all’esame di riparazione. Eppure nel mondo del calcio professionistico si respira un’altra aria già da fine luglio: è il momento delle ultime sfumature da colmare, degli ultimi test pre-season. Il Novara nel giro di queste ultime due settimane, in attesa della prima gara ufficiale del 3 settembre ad Alessandria, affronta Juventus Next Generation, Gozzano ed Entella. Tutti test che da tenersi in trasferta.
Le ultime impressioni sulla condizione attuale dell’organico azzurro possono essere testate a Vinovo (match vinto) e il fine settimana prossimo a Chiavari. Juventus e Entella hanno mostrato fino ad ora di avere tutte le carte per contendersi il titolo nel medesimo girone (B), Vicenza e Atalanta Under 23 nel girone degli azzurri. E se dobbiamo fare riferimento alle prime prestazioni della squadra Buzzegoliana, la tifoseria si può ritenere soddisfatta di questo inizio di stagione. Tanto che dai 'post' social si intravede un certo coinvolgimento, rispetto al passato anno, di quella parte di tifo che nel tempo aveva perso speranza. Verissimo che l’evolversi delle trattative in corso per la cessione delle quote possono ribaltare la situazione, come accaduto al tempo con Rullo e Pavanati, ma per il momento è meglio non pensarci.
Facciamo che a parlare e ad emozionare sia il campo, le questioni societarie lasciamole in disparte per una volta. Diamo la possibilità a questo team, composto da giovani determinati che hanno voglia di sudare la maglia con l’aiuto di alcuni giocatori d’esperienza, di far ritornare a ritrovare quel sentimento inspiegabile che in maniera progressiva si è andato a perdere. Ci sono tutte le condizioni per fare bene. Da notare: lo scorso anno ci siamo posti l’obiettivo di ottenere una posizione tale da salvarci con diverse giornate d’anticipo, eppure abbiamo dovuto soffrire fino all’ultimo. Ma al di là della sofferenza vissuta sia sulle tribune che sul campo, la principale responsabilità del fallimento stagionale sono state le incomprensioni tra ogni membro della società (dal presidente, ai giocatori, direttori sportivo, allenatore, nessuno escluso...). Quest’anno sembra essere ritornata quella tranquillità che una piazza come Novara preferisce, piuttosto di annunci faraonici e irrealistici. Puntando su un progetto a lungo termine, budget ponderato e non oneroso per un team che deve essere valorizzato e crescere giorno dopo giorno.
Certo la piazza negli anni ha vissuto ogni serie (massima serie inclusa), ma facciamo che passato e presente siano separati e scegliamo di concentrarci per il momento sul presente. Non diamo fretta e non mettiamo i bastoni nelle ruote al primo errore, ma facciamo si che la squadra si possa sentire supportata dal tifo. Pertanto ci rivediamo a settembre per raccontarvi partita dopo partita il cammino degli azzurri.
Nicolo Gentilcore