Novara - «Il gestore dello Sporting Pool non mantiene la parola data così, a tutt’oggi, le nostre atlete di nuoto sincronizzato non possono ancora accedere alla piscina». E’ uno sfogo amaro quello di Renzo Bellomi, presidente della Libertas Nuoto Novara: «Lo scorso mese di settembre avevo contattato il gestore dello Sporting Pool richiedendo la disponibilità di 1-2 corsie per 2 ore, tre giorni alla settimana, per gli allenamenti della nostra squadra di nuoto sincronizzato composta da una trentina di bambine e ragazze tra i 7 e i 15 anni - spiega Bellomi - All’epoca il riscontro era stato positivo, poi le cose sono inspiegabilmente cambiate».
Continua Bellomi: «A metà ottobre, mentre le ragazze avevano già iniziato la preparazione a secco in palestra, mi sono premurato di ricontattare il gestore dello Sporting in vista dell’inizio degli allenamenti in acqua, previsto per l’inizio di novembre come da accordi precedenti. Tuttavia mi è stato comunicato che, anche in considerazione delle note vicende che vedono attualmente coinvolti il Comune di Novara ed il gestore dell’impianto, non avrei potuto avere una risposta certa fino alla data dello scorso 5 novembre. Purtroppo, però, ad oggi non ho saputo ancora nulla».
Bellomi esprime allo stesso tempo rabbia e amarezza per la spiacevole situazione che, suo malgrado, la Libertas Nuoto si trova a dover subire: «C’è il rischio concreto che le nostre tesserate, tutte originarie di Novara e dell’hinterland, non possano praticare lo sport che hanno scelto nella loro città - conclude il presidente della Libertas Nuoto Novara - E’ una situazione davvero surreale: la piscina dello Sporting è praticamente vuota, di spazi ce ne sarebbero a disposizione a sufficienza. Non capisco neppure la posizione del gestore dello Sporting: stanno rinunciando volontariamente a un potenziale introito economico».