Novara - Prima volta di Mondonico a Novarello. Il tecnico lombardo si è presentato al suo debutto in maglia azzurro da tecnico del Novara con molto stile: non una parola fuori posto, non una frase ironica, ma tanta riconoscenza verso la società che l'ha scelto ("Sono venuti da me l'altra sera ed ho detto di sì") e il suo predecessore, quel Tesser "cui rivolgo un affettuoso saluto, in quanto è stato uno degli allenatori che più mi è stato vicino con messaggi di incoraggiamento nei giorni della malattia". "Con questa panchina - ha detto quasi come se stesse al confessionale del Grande Fratello - torno a vivere. Mi auguro di fare bene anche per Tesser. Lo staff non è il mio, è stato scelto dalla società, ma so che è composto da validi professionisti e sicuramente lavoreremo bene. Se agirò prima sulla tecnica-tattica o sull'aspetto psicologico della squadra? Non so, mi affiderò all'istinto, sarà lui a guidarmi su come fare. In tutti questi mesi mi è mancata la panchina; il fatto di avere accettato è anche un modo di testimoniare di esserci. L'unico giocatore della rosa che conosco - ha infine detto - è Coser (il terzo portiere dopo Ujkani e Fontana...); gli altri non li conosco ma sono convinto che potremo fare bene".
Pederzoli, da molti tifosi del Novara additato come il vero responsabile della stagione negativa degli azzurri: "Sono molto fiducioso, perché la squadra vale, il tecnico vale anche lui e non siamo messi così male in classifica, anche se dobbiamo recuperare... Siamo finiti così per responsabilità di tutti, non solo per colpa di Tesser, ma anche staff e giocatori". (foto da www.novaracalcio.com)