Novara - Il calcio, quando si parla di trasferte, è l'emozione più completa, ti può dare sensazioni che tante altre cose non riescono a darti. Il giorno della partita, chi può e come può, parte con ogni mezzo; c'è il solitario che prende il treno e va, ci sono gli amici che fanno la macchinata e c'è il gruppo principale, non necessariamente giovani, che vogliono condividere tutto partendo dal viaggio e organizzano pulmini e mangiate al ristorante. Capita spesso che, come trasferta, si vada in una bella città e ci scappa anche una breve visita. Tralasciamo i rapporti con le tifoserie di casa, quello non è importante e, se poi vogliamo parlare del risultato, quello conta ancora di meno; domenica non c'erano molti dubbi sul risultato finale, ognuno la pensi come vuole, tensione di fine stagione, non voler infierire sul Trento e consentirgli una salvezza tranquilla oppure il più semplice "siamo scarsi", ciò non toglie che, nonostante la sconfitta annunciata, siamo nei playoff. La partita, però, l'abbiamo fatta ed è giusto almeno parlarne; Novara in formazione da ultima giornata, praticamente tutti in campo ma senza voglia ed il gioco lo dimostra, al 21' il Trento travolge la difesa del Novara, un traversone dalla sinistra per la testa di Attys che la imbuca senza problemi, 1-0 per il Trento. Passano pochi minuti ed il Trento raddoppia, Pasquato riceve palla davanti alla porta e non sbaglia, 2-0 dopo neanche mezz'ora di gioco, probabilmente la nostra difesa deve essere rimasta in autostrada. Il Trento sfiora il terzo gol, ma non riesce grazie ad una bella reazione di Desjardins che devia sulla traversa, ma, per fortuna nostra in campo c'è un certo Gonzalez, fuori dagli schemi, lui decide di tirare e accorciare le distanze, si chiude il primo tempo con la nostra curva che, nonostante il risultato, festeggia e canta, e questo è ciò che conta realmente. Il secondo tempo parte sulla linea del primo, il Trento che lotta per fare il terzo gol e assicurarsi la salvezza e noi che vaghiamo per il campo; succede molto poco, al triplice fischio invasione in campo dei Trentini che festeggiano la loro Champions League, noi al contrario festeggiamo l'ingresso nei playoff. Affronteremo una squadra che, tutto sommato, sulla carta non è per niente imbattibile, nessuno si aspetta chissà quale traguardo da questi playoff, ma la voglia di calcio, la voglia di gioire e perché no, anche di soffrire per i nostri colori, non sparirà mai. Neanche il tempo di attrezzarci per la trasferta di domenica prossima che apprendiamo il disastro, la Lega Calcio che come unico scopo ha la distruzione dello splendido gioco del pallone, ne ha combinata un'altra: spostare il primo turno dal 30 aprile che, col successivo giorno festivo, avrebbe portato di certo un gran numero di novaresi in trasferta, all'11 maggio, di giovedì e conoscendo i personaggi sarà alle 15. Chissà se riusciranno a farci passare la voglia di girare per l'Italia perché dalla loro parte non ci sarà mai nessuna sorpresa in senso positivo.
Maurizio Ciniello