Novara - Finalmente ci sono riusciti; il risultato è stato raggiunto e forse è meglio così, usciti dalla zona play off e giunti in zona pericolosa, la serie B era una fragile speranza ma al momento la serie D è divenuta reale paura. Settimana tesa fra tifoseria e squadra ma, come abbiamo visto, non è servito a nulla; il girone di ritorno sta mostrando chi veramente siamo in campo. Gli ultras decidono di seguire il primo tempo nella parte alta della curva, senza striscioni e soprattutto in silenzio, con la speranza di dare una scossa all'ambiente; per esperienza posso dire che certe cose non funzionano mai, anzi, forse recano l’effetto contrario, ma è giusto provare a smuovere chi, forse, non ha ancora ben capito quanto importante sia la maglia che indossa. Nonostante la piena ragione del gesto, agli occhi dei profani di questo mondo, si passa per essere i primi colpevoli per l’attuale situazione; sta di fatto che il Novara entra in campo con la solita mentalità, lasciare il pallino del gioco agli avversari e così avviene; già al 2° minuto De Marchi del Padova manca il vantaggio per poco, ma il Padova si rifarà poco dopo, al 12' Vasic si ritrova la palla sui piedi e non sbaglia, Novara 0 Padova 1. Il primo tempo prosegue con vari tentativi da parte di Gonzalez che sembra l'unico che veramente ci prova, ma tutto resta vano e le speranze cominciano a venir meno.
La prima parte si chiude con il vantaggio del Padova e con un Novara che è veramente poca cosa; nella pausa gli ultras riprendono possesso della parte centrale della curva mettendo lo striscione al contrario in segno di protesta e lanciando cori contro i nostri undici in campo sperando in una reazione della squadra.
Parte il secondo tempo con il solito Novara, infatti, già al 53', c'è il raddoppio della squadra veneta con l'ex Bortolussi che ci punisce, Novara 0 Padova 2. Al 57' viene espulso Tentoni ma il Novara sembra giocare addirittura meglio, al 73° Galuppini, su respinta del portiere, la infila e accorcia le distanze, Novara 1 Padova 2; la nostra squadra sembra provarci fino all’82', quando Russini del Padova infila il terzo gol chiudendo definitivamente le nostre speranze. L’epilogo finale si profila in maniera differente per le due squadre in campo, i giocatori del Padova sotto il loro settore per essere portati in trionfo e aver vendicato la partita del girone di andata e i giocatori del Novara sotto la nostra curva per un confronto pesante con gli ultras. Le differenze tra il girone di andata e il girone di ritorno sono evidenti, urge correre ai ripari; l'anno di serie D la città lo ha accettato per cause di forza maggiore, ma, dovesse capitare nuovamente, la reazione della città sarebbe nettamente diversa. L'unica soddisfazione è che, se noi non ridiamo, oltre Sesia c'è chi sta peggio; domenica giocheremo contro il San Giuliano a Seregno, una squadra senza uno stadio suo, ma una formazione interessante che all'andata ci regalò la vittoria.
Sarà solo un presentimento, ma qualcosa mi dice che non finirà così, non può finire così, ma mettiamoci in testa che, vista la situazione, bisogna ripartire altrimenti è finita; la classifica quando è bassa fa paura e noi non vogliamo avere paura, visto che tanto alla serie B non ci crede più nessuno.
Maurizio Ciniello