Novara - Novara è una città snob, una città che non conosce vie di mezzo; ti odia oppure ti ama. In tanti anni di militanza sugli spalti del Piola ho visto generazioni intere andare via e non tornare più, odiare quei colori, i nostri colori, odiare quella maglia, la nostra maglia, semplicemente perchè non sanno cosa sia la fede. Personalmente mi ritengo molto fortunato; in un periodo di chiusura totale, io, grazie alla mia passione, quella della scrittura, mi sono meritato un posto sugli spalti per poter raccontare al popolo Novarese un'atmosfera che da parecchio non si respira più.
Tutto è più semplice senza tifosi; dirigenti e proprietà si possono permettere disastri ed errori come se piovesse, tanto non c'è nessuno che può gridargli in faccia tutto il disappunto possibile e quando qualcuno ci prova, con proteste civili, viene ignorato, perchè è cosi che funziona nel mondo del calcio. Tutti pretendono proteste pacifiche per poi non prendere neanche in considerazione la tua rabbia civile. Facendo, quindi, un rapido esame di coscienza ed un'analisi della situazione, possiamo serenamente dire che le proteste educate non hanno nessun valore, bisogna, forse, di tanto in tanto, alzare la voce per farsi sentire, soprattutto in una città insensibile alla sofferenza dei tifosi.
Siamo in periodo di calcio mercato, urge cambiare giocatori, ma non solo. Direi che cacciare qualche dirigente male non farebbe; si parla di Mr 20% pronto a tornare, da molti non voluto, ma al momento sembra l'unica via di salvezza per una squadra ed una città che sembrano non avere futuro. Siamo tutti d'accordo sul fatto che De Salvo sia il primo responsabile di questa situazione; vendere la nostra squadra al primo che passa è stata una vergogna più che un errore; ci spiegherà, poi, se tutto ciò sia stato voluto per il piacere di sentirsi il salvatore della patria; forse non sa che questa non è la sua patria ma la nostra. Personalmente auspico un suo ritorno, non voglio vedere il mio Novara sparire nel nulla. Inoltre c'è sempre il progetto della cittadella dello sport, possibile che non attiri avvoltoi con un sostanzioso conto in banca?
Qui da noi va tutto alla rovescia, se neanche gli industriali vengono qui ad investire, vuol dire che siamo alla frutta. Magari se gli diamo il permesso di costruire un'altra clinica ci riporta in serie A, quella serie A che lui ci fece perdere grazie all'incapacità del suo staff, ma che ci promise di riconquistare; promessa non mantenuta, vista la sua fuga.
La parte genuina di questa storia rimangono loro, i tifosi, quelli veri; la curva, nonostante l'impossibilità di sostenere direttamente i ragazzi in campo, lotta a modo suo, cercando di far capire ad una società profana cosa sia la passione, cosa sia l'orgoglio, cosa sia il Novara calcio. Gli ultras questi sentimenti li conoscono, non hanno bisogno di nessuno che gli indichi la strada, loro soffrono questo distacco, ma inutile dire che loro ci saranno sempre, anche quando qualcuno sparirà... Si spera presto.
Tra pochi giorni ricomincia il campionato, situazione attuale disastrosa, quasi irrecuperabile, i giocatori, non tutti, hanno bisogno dei tifosi, hanno bisogno di quegli spalti popolati, hanno bisogno di essere aiutati in un momento complicato per una classifica pericolosa. Sono loro i primi a dire "non sai quanto ci manchi curva nord", "non sai quanto ci manchi Novara".
Maurizio Ciniello - Ultras Novara