Novara - Dal campo sportivo di Padova gli azzurri trovano la terza sconfitta su quattro partite sin qui disputate in questo inizio di campionato disastroso. Ospiti mai pericolosi ad eccezione di qualche azione non sfruttata sui calci da fermo. I padroni del Padova hanno invece dimostrato di meritare qualcosa di più del 2-0, mostrandosi realmente concreti in entrambi i tempi giocati. Al 28' con un cross rasoterra in area di rigore Faras colpisce di testa e supera Desjardins con un rigore in movimento; dieci minuti dopo arriva il gol dell’ex Bortolussi che sigilla il risultato sul 2-0. Pur se siamo ancora nella prima frazione di gioco si capisce che l’esito finale è oramai già scritto, visto che gli azzurri si sono faticati a vedere sia sulla parte della impostazione (che nelle passate partite non aveva trovato troppi intoppi) che nella consueta fase di realizzazione. A 20' dal termine del match avviene una rivoluzione nella formazione gaudenziana con vari cambi, ma la maggior parte si rivelano vani. A questo punto si può dire senza troppi giri di parole che la partita con la Giana è già cruciale per le sorti di mister Buzzegoli. Perché, se con un 4-3-3 o 4-3-1-2 si evidenziano delle difficoltà a segnare con attaccanti d’esperienza come Rossetti, Scappini o lo stesso Catania, significa che alla squadra manca ancora qualcosa. Anzi direi proprio la parte più importante... E se la strada tracciata sembra essere quella vista fino ad ora, al di là delle ambizioni della società, si rischia di arrivare ad un punto di non ritorno. Come la retrocessione nei dilettanti. Per questo l’ex centrocampista azzurro dovrebbe valutare soluzioni tattiche alternative e possibilmente maggiormente difensive. Tenuto conto che a livello statistico il Novara ha una media di 2 gol subiti a partita. Dati preoccupanti, soprattutto per una squadra che non sfonda la porta avversaria. Oppure, onde evitare di applicare provvedimenti quando ormai è troppo tardi, trovare una figura con maggiore esperienza che possa affiancare Buzzegoli alla guida tecnica della società.
Nicolò Gentilcore