Novara - Un titolo che riassume al meglio quanto visto sul campo dei rivali della Pro Patria. Un pesante 3-0 inflitto in un vero e proprio scontro salvezza. Infatti, si tratta di una opportunità non colta da parte della squadra di Mister Gattuso, dopo che i successi a Fiorenzuola e con l’Alessandria avevano riacceso le speranze. Se con i grigi nelle mura amiche c’eravamo mostrati decisi fin dai primi minuti, dominando per quasi tutta la gara, a Busto abbiamo faticato più del previsto; occasioni non capitalizzate, errori della retroguardia non puniti e confusione al centro del campo. Mi riferisco in particolar modo a tre situazioni: la prima Urso va a sbattere con Calcagni, la seconda di Munno con lo stesso Calcagni (che per ben due volte si è visto rubare una palla da un proprio compagno) e infine un controllo errato del giovane Rovida su una punizione di D’Orazio che poteva essere sfruttato meglio. Per non dimenticare il tu per tu di Corti con Rovida, ma sarebbe infantile nascondere che gli errori che erano stati commessi al Piola all’andata si sono rivisti, Quindi, elencate tutte le giustificazioni 'post sconfitta' che ci stanno circolando nelle nostra mente, dobbiamo ammettere che si tratta di una sconfitta meritata. Nella dimostrazione che l’ottenimento del pass salvezza è ancora lontano e sarà più duro del previsto arrivare alla vetta. L’importante sarà arrivarci, playout o scontro diretto all’ultimo con il Fiorenzuola non importa, ma la priorità rimane il raggiungimento.
Ci aspetta un mese difficile, le prossime sfide sono contro Trento, Padova e Pro Sesto. Con le prime due ci siamo prese tre sberle (come a Busto), a Sesto invece ci siamo accontentati del pareggio. Pareggi che servono ben poco a smuovere la classifica, visto che la vittoria rimane un imperativo costante. Sennò si ritorna in quel circolo vizioso dove, pur evidenziando che i giocatori si impegnano e sputano sangue, non si riesce a mettere in mostra quanto si vorrebbe. E nella posizione in cui ci troviamo è ormai ripetitivo sentire questi discorsi. Comprensibili e legittimi, ma fino ad un certo punto.
Si sa che la rosa è quella che è, pur se sul mercato si sta intervenendo, ma il buon Lo Monaco non può rivoluzionarla nel giro di poche settimane e nei giorni che ancora rimangono alla chiusura del mercato. A fine stagione, solo dopo che si sarà raggiunto l’obiettivo, si inizieranno a fare seriamente le rivoluzioni. Rivoluzioni che, pur se minime visti i tempi, l’ex direttore generale del Catania ha intenzione di portare avanti con serietà, trattandosi di innesti, la maggior parte svincolati, che devono ancora entrare in pieno ritmo… Ma i segnali già di qualcuno (Vihjamison e Ngamba) sono incoraggianti.
E quindi Forza Novara e Forza Lo Monaco, attendendo l’arrivo di Easton Ongaro.
Nicolò Gentilcore