Novara - Sabato sera allo Stadio Silvio Piola di Novara è andato in scena il derby delle risaie più sentito, a parer personale, degli ultimi dieci anni. Sarà perché Novara e Pro Vercelli si ritrovano a lottare entrambe per la salvezza; sarà perché il derby è... il derby, ma l’aria che si respirava era molta diversa dalle “ordinarie” sfide degli anni passati. A incitare e sostenere gli azzurri cinquemila spettatori, con una curva mai così calorosa. Tanto che già prima dal riscaldamento si mostra compatta con un incitamento che ricorda l’annata storica del 2011-12. E a proposito di ricordi storici della famosa stagione in serie A, presente in tribuna Raffaele Rubino. Le motivazioni della sua presenza non sono chiare: c'è chi dice che fosse di passaggio per il suo ruolo di Scouting della Fiorentina e chi sostiene invece fosse presente per il premio dato, prima dell’inizio della gara, a Paolo Faragò. Al di là del clima pre-gara, le squadre entrano in campo con una coreografia spettacolare della Nord; la curva ospite ha preferito aspettare la metà del secondo tempo con uno striscione in cui rivendicava gli “scudetti medievali” ottenuti e la supremazia in termini di palmares.
Per quanto riguarda l’andamento all’interno del rettangolo di gioco, i ragazzi di Mister Gattuso partono subito con il botto: al 4' di gioco Bentivegna ruba la palla al difensore, portiere superato, e Corti l’appoggia per il momentaneo 1-0. Passati nemmeno cinque minuti sarà decisivo ancora l’ex Juve Stabia che, sfruttando l’errata uscita di Sassi, fa arrivare la palla del 2-0 a Boccia. Il Piola esplode di gioia e la partita sembra essere sempre più in salita per i rivali di Vercelli. Ma sarà così per poco, purtroppo, perché al 20' Nepi con un colpo di testa accorcia le distanze. Dal gol in poi i Gaudenziani creeranno e si riveleranno pericolosi, ma la sofferenza inizierà a farsi sentire con il passare dei minuti. Ongaro a cinque dal fischio finale su un contropiede prova una conclusione della distanza che viene respinta miracolosamente dal portiere della Pro, classe 2005. Nel finale si assiste alla classica scena “horror” che ci si trascina da inizio campionato: agganciati in zona Cesarini! Minelli non intercetta correttamente la palla e Rojas con un tiro al volo da 5 metri la mette dentro. Delusione evidente e disperazione al momento della rete del pareggio, ma la “Udovicich” continua a sostenere gli undici con la casacca azzurra, per provare a rivelarsi pericolosi con l’ultima chance, che non arriverà. A fine partita Scappini, subentrato a 10' dal fischio finale esce in barella per una botta alla testa in un contrasto; verrà poi portato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Novara per degli accertamenti.
Prossimo scontro: domenica 24 marzo alle 14 in trasferta a Crema contro la Pergolettese, vittoriosa a sorpresa nel campo di Caravaggio per 0-2 con l’Atalanta Under 23. Tre punti che permettono di superare, in attesa dello scontro diretto della settimana prossima, i piemontesi.
Da registrare nelle fila degli ospiti l’esordio al Piola di Alessandro Citi, nato a Novara e cresciuto nelle giovanili del fu Novara Calcio 1908, approdato poi, prima del passaggio temporaneo alla Pro, al Milan e alla Juventus.
Nicolò Gentilcore