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NOVARA FC SCONFITTO E FURIOSO PER I 3 RIGORI CONTRO A VICENZA

SQUADRA KO AL 'MENTI' E SILENZIO STAMPA CON UN ATTACCO FRONTALE ALL'ARBITRAGGIO
foto da www.novarafootballclub.it

Novara - Al Romeo Menti di Vicenza arriva la sconfitta per gli azzurri di Mister Gattuso, che mancava ormai dal 28 gennaio scorso. Ospiti che hanno dovuto fare a meno di Corti, Kerrigan, Scappini e Lancini. Fatta eccezione per quest’ultimo, sono tutti componenti del reparto offensivo, tanto che il tecnico ex Como è stato obbligato a inserire titolare Ongaro che, a parte il legno a inizio secondo tempo, non ha dimostrato di meritarsi delle chance maggiori per il posto da titolare. Al 9′ di gioco su un cross dalla destra del portiere, per una spinta di Boccia, viene concesso il primo dei tanti penalty ai padroni di casa. Dagli undici metri si presenta Ferrari che, con un piattone rasoterra, spiazza Minelli. Tre minuti dopo, nemmeno il tempo di rimboccarsi le maniche, Khailoti commette un fallo con tanto di ammonizione e il direttore Madonia fischia il secondo rigore. Se ne incarica questa volta l’ex di giornata, Ronaldo Pompeu Da Silva, che si fa intercettare il rigore dall’ex Feralpisalò Minelli. Quindi il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti di una rete. Nella seconda frazione lo scenario sembrerebbe cambiare: infatti al 46′ arriva il pareggio dell’italo danese Oliver Urso: mischia in area, Ongaro al volo colpisce il palo, e Urso con una gran botta supera il portiere vicentino. E’ 1-1!

I gaudenziani iniziano a prendere sempre più coraggio e a farsi coraggio con diverse azioni e occasioni, ma al 71′ arriva il terzo calcio di rigore della giornata: Ferrari supera ancora una volta l’estremo difensore azzurro e riporta la LR in vantaggio.

A fine partita la società Novara Football Club ha rilasciato il seguente comunicato, disertando le dichiarazioni post gara: “Novara FC stigmatizza fortemente la condotta di gara del sig. Madonia, che con decisioni bizzarre e discutibili ha concesso ben tre rigori dubbi per far sì che il Vicenza potesse far sua una partita che si era presentata complicata per loro. Non pensiamo sia giusto per quelli che dovrebbero essere i principi di lealtà, che dovrebbero esistere nel mondo del calcio, che una partita che doveva sancire forse un altro vincitore, consenta all’altra squadra di poter raggiungere la vittoria attraverso decisioni di un terzo. Ci auguriamo sia stata una giornata infelice da parte del direttore di gara, anche se ci rammarichiamo fortemente per non aver raccolto quello che il campo ha dimostrato”.

Al di là del risultato finale e dell’ultimo episodio molto dubbio, che poteva essere interpretato in maniera differente a seconda del criterio di giudizio di ognuno, si ritorna in terra novarese con l’amaro in bocca. Senza dimenticare l’ammonizione eccessiva di Khailoti. Anche perché, per quanto offerto in campo, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.

Prossima gara: sabato 13 aprile alle ore 16.30 con il Legnago, quinto in classifica.

Nicolò Gentilcore