Novara - Il miglior spot contro le nefandezze (l'indagine è ancora in corso, ma qualcosa c'è di sicuro altrimenti non ci sarebbe stato tutto questo caos) del calcio-scommesse? La partita del "Piola" che ha qualificato il Novara di mister Tesser alla finalissima dei play-off per la conquista - sul campo - della serie A, senza aspettare le decisioni del giudice sportivo, che a breve si pronuncerà sulle posizioni di Atalanta e Siena, accomunate dallo stesso destino: prime in classifica, già in A, ma nella bufera.
Il match di domenica 5 giugno è stato di quelli che ricorderanno a lungo i tifosi azzurri. Non solo i 15.000 fortunati presenti sugli spalti di uno stadio tanto bagnato quanto colmo di pubblico e di bandierine, ma anche coloro che, incollati davanti alla televisione, hanno fatto il tifo come se a giocare fossero proprio gli... Azzurri.
La partita con la Reggina, semifinale di ritorno dei play-off, sulla carta presentava due risultati su tre utili a Ludi e soci (pareggio e vittoria), in virtù dello 0-0 ottenuto nella sfida d'andata a Reggio Calabria e del miglior piazzamento in classifica nella 'regular season'. Ma Tesser e Atzori, i due tecnici, hanno dimostrato di essere allenatori di assoluto valore e con tattiche a volte spregiudicate e non consigliabili per i deboli di cuore hanno regalato 90' di gol ed emozioni.
Vanno in vantaggio dopo pochi minuti i padroni di casa grazie ad un colpo di testa di Bertani, leggermente deviato dal difensore Adejo, che s'insaccava alle spalle del portiere calabrese. Poco dopo viene fischiato un fuorigioco inesistente agli azzurri in attacco. Sul capovolgimento di fronte Bonazzoli raccoglie uno spiovente dal fondo e firma l'1-1.
Nella ripresa, dopo un'autentica girandola di emozioni e di palle-gol sbagliate o neutralizzate da entrambi i portieri arriva l'1-2 ancora di Bonazzoli, con una conclusione dal limite dell'area che non lascia scampo al portiere Fontana. Mancano 15' e mentre si sta mettendo il pallone a centrocampo per riprendere il gioco Bertani viene espulso per una testata (molto severo il giudizio dell'arbitro, visto che è sembrato un contatto fortuito) a Tedesco. Ne nasce un parapiglia e Colombo (Reggina) viene mandato anche lui anzitempo negli spogliatoi. In 10 contro 10 il Novara si gioca il tutto per tutto: Tesser inserisce Pinardi e Rubino e ordina ai suoi di andare tutti avanti. Mancano pochi istanti al 90' e Rigoni, autentico faro del gioco novarese, indovina un gol che rimarrà nella memoria per la bellezza e soprattutto per l'importanza: palla appena sotto l'incrocio dei pali e 'Piola' che esplode di gioia. Gli ultimi minuti vedono la Reggina spingere alla ricerca del 2-3 che varrebbe la qualificazione, ma il muro azzurro tiene (Lisuzzo una spanna sopra tutti) e al triplice fischio finale è festa grande.
Ora manca un ultimo ostacolo verso la qualificazione in serie A: il Padova di mister Dal Canto che sempre in giornata aveva eliminato il Varese di Sannino, insieme al Novara squadra rivelazione del campionato cadetto. Sognare è un obbligo. La massima serie - per meriti sportivi - è dietro l'angolo. E poi il giudice e la giustizia sportiva facciano il loro corso con cura e verifichino responsabilità e diano pesanti pene ai responsabili. Il calcio che ci piace è quello del 'Piola'. Quello delle scommesse lo lasciamo ad altri.
Gianmaria Balboni