Novara - Si potrebbe chiudere con un “Pablo ti odio”; il calcio sta vivendo lo stesso problema di tutte le altre professioni, i giovani non hanno più voglia di sacrificarsi, di combattere, di lottare per i colori che indossano, ecco perché sempre più sovente vedere in campo quelli che, senza offesa, possiamo definire vecchietti, non è più una sorpresa e non fa più notizia. Nel nostro caso siamo ancora costretti ad affidarci al buon vecchio Gonzalez; non ha segnato lui, ma la maggior parte delle volte chi risolve le partite non è chi fa gol, ma chi, nonostante la non giovane età, ti mette in condizione di fare gol. Anche perché, fino a quel momento, poco si può criticare in base all'impegno , quello c'è stato, ma il gioco e le occasioni sono stati scarsi e insignificanti ed è proprio questa la cosa preoccupante. Partita di certo non facile, la Juventus 23, meglio chiamarla così piuttosto che JNG che non ci piace, squadra che sin dalla nascita è sempre stata la nostra bestia nera; arrivano da una finale di andata di Coppa Italia giocata in casa col Vicenza e persa, quindi ci si aspetta per noi un’altra domenica drammatica. Nonostante la bella giornata la situazione spalti non cambia, pochi tifosi e Curva Nord che, nonostante l'incessante sostegno, rimane in contestazione. Sin dall'inizio ci appare chiaro il risultato, tutti ci aspettiamo un pareggio, uno zero a zero neanche troppo sgradito vista la classifica leggermente più tranquilla, ma non passa molto e all’ottavo minuto il portiere bianconero si fa espellere per un fallo fuori dall'area su Vuthaj, fallo da ultimo uomo, quindi Juve in 10. Tutti quanti speriamo in un assalto del Novara, ma il primo tempo si chiude con il risultato di 0 - 0 nonostante la superiorità numerica in campo. Il secondo tempo si apre con un Novara che sembra spingere; i cambi di Marchionne, mai come questa volta hanno inciso non poco, all’82’, Gonzalez con un bel passaggio, mette Spalluto in condizione di battere il portiere avversario, 1 - 0 per noi, la Juve ci prova ma oggi non sembra essere in grado di pareggiare o ribaltare il risultato e all’87’ Margiotta, su assist dalla destra di Spalluto, non sbaglia, 2 - 0 per noi. Finalmente tornano i 3 punti in casa e questa vittoria ci riporta in zona play-off, vista la situazione attuale l'aspettativa sarebbe quella di una salvezza tranquilla, anche perché, odio Pablo, ma è una fortuna averlo in campo con noi, del resto anche Gianni Brera odiava il mitico Gianni Rivera. Adesso la testa va a Busto, un'altra bella partita rovinata da chi decide date e orari, il mercoledì alle 18 a Busto Arsizio è una vergogna; qualcuno cantava "chi non lavora non fa l'amore", noi al contrario possiamo dire "chi lavora non può andare allo stadio", destino crudele quello del tifoso, ma anche chi non potrà andare spera in una bella vittoria, non tanto per i 3 punti ma perché a Busto è sempre bello godere per le loro sconfitte.
Maurizio Ciniello