Novara - Sabato 19 ottobre dopo appena una settimana dalla tragica scomparsa del Carabiniere Ciro Vitale, i colleghi del Comando Carabinieri di Novara, unitamente a quelli della Caserma Compagnia Carabinieri di Alassio (Savona), ai colleghi della Polizia di Stato e a quelli della Polizia Penitenziaria si sono trovati presso il Centro Sportivo di Novarello per ricordare l’amico-collega, disputando un quadrangolare di calcio a 8. L’inizio dell’evento è stato preceduto da un minuto di silenzio a ricordo del Carabiniere Ciro Vitale e l’esposizione di uno striscione a Lui dedicato “Ciro, resterai sempre nei nostri cuori”. Dal punto di vista del calcio giocato, non c’è molto da segnalare visto che gli incontri sono stati caratterizzati dall'amicizia e dalla sportività di tutti i partecipanti. Molto apprezzata è stata la compagine capitanata dal M.llo Marras della Stazione Carabinieri di Alassio che, oltre a mettere in mostra un gioco di buon livello, è stata l’unica ad assicuravi tre vittorie consecutive. Molto determinata ma alquanto sfortunata è stata la squadra dei Carabinieri di Novara che, nonostante due sconfitte subite, ha prevalso sulla Polizia di Stato. Che dire della partitissima tra la Polizia di Stato - capeggiata dall’onnipresente Brigata - e la compagine della Polizia Penitenziaria del “nonnetto” Vincenzo Cimmarusti. Nonostante “l’età” dei giocatori in campo, è stata una bella prestazione di entrambe le squadre che, anche se non al completo, hanno dato dimostrazione che l’esperienza a volte paga. Tuttavia, nonostante la tanta decantata “esperienza dei giocatori”, a sbloccare il risultato e a consegnare la vittoria alla Polizia di Stato ci ha pensato il più giovane del torneo, Vincenzo D’Amico (appena quattordicenne) che, chiamato in extremis a sostituire un collega, ha segnato la rete del successo all’ultimo secondo prima del triplice fischio finale. In sintesi, una serata nel segno della commozione e del ricordo di un amico, di un collega che di sicuro avrà cinto le braccia attorno a tutti i partecipanti in un ipotetico abbraccio e che, dall'alto della sua odierna ed eterna dimora, sicuramente avrà apprezzato.