Novara - Il tifo, quello vero, è rimasto una delle poche cose incondizionate ed oneste in un panorama calcistico letteralmente alla deriva, prevalentemente per motivi economici. Un gruppo di vecchi amici con tanti trascorsi diversi ma con un importante particolare che ci unisce e ci accomuna, la voglia di vivere e lottare per quei colori che, da sempre, ci rappresentano e per uno stemma che sentiamo nostro più di ogni altra cosa. Basta poco per creare qualcosa, un'idea nata non troppo tempo fa: formare un gruppo nuovo ma con vecchia mentalità, quella mentalità ultras che, ormai, sta sparendo ed è sempre più raro ritrovare. Persone convinte che non ci mettono molto, basta poco, una domenica mattina, un caffè e tanta voglia di tornare. Da alcuni amici nasce un'idea più che un gruppo, un nome ed un progetto importante che, pandemia permettendo, promette di non far mancare mai il supporto in ogni partita, casa e trasferta sono la stessa cosa; contestare ciò che si ritiene giusto e premiare quando si merita. Nasce il gruppo "Senza Padroni"; nome importante per un sentimento importante; al contrario di come si possa pensare non faranno parte della curva ma si posizioneranno nel settore distinti est, per fare in modo che ogni parte dello stadio possa essere definita veramente casa. Tante speranze, ma la prima, la più importante, è quella di poter tornare presto allo stadio, poter lottare, soffrire e magari anche gioire non davanti all'inutile televisione, ma su quei gradoni per poter dimostrare che il calcio è dei tifosi e non di chi vuole solo speculare. Proprio per questo motivo, questo nuovo gruppo si schiera subito contro questa società e contro questa gestione tecnica; una confusione creata da persone che non vogliamo più a Novara. Per questo auguro al gruppo Senza Padroni una lunga vita sugli spalti e, vista l'età dei fondatori, un futuro ricco di soddisfazioni... soddisfazioni ultras.
Maurizio Ciniello