Novara - Il tecnico catalano Sergi Punset è il nuovo head coach della formazione di A1 dell’Azzurra Hockey Novara. L’accordo col presidente Scacchetti e i dirigenti è stato trovato nel giro di… pochi secondi; 47 anni (è nato il 19 novembre 1976), catalano di un centro ad una quarantina di chilometri da Barcellona, Sergi in Italia ha guidato prima il Breganze (2020/21) e successivamente Vercelli.
Per questo debutto all’ombra della Cupola di San Gaudenzio ecco cosa ha raccontato in una breve ma significativa chiacchierata.
Perché hai detto ‘Sì’ all’Azzurra Novara? “Innanzitutto perché il progetto che mi ha presentato lo staff mi è piaciuto tantissimo. Sono persone che hanno le idee chiare e vogliono far tornare a Novara l’entusiasmo e il grande Hockey in città. So che poi stanno lavorando molto bene con i bambini e i più giovani; un progetto che mi piace. Novara è la città dell’Hockey e l’idea di stare con tutta la storia dell’Hockey qui mi è piaciuta tantissimo. È una società che sta lavorando bene, in sicurezza e non senza senso come qualcun altro ha fatto e soprattutto mi è piaciuto la maniero e l’entusiasmo con cui mi hanno spiegato cosa si vuole fare. Ripeto, lavorare a Novara e in una città che è sinonimo di storia dell’Hockey in Italia e nel mondo mi ha fatto decidere praticamente subito!”.
Che idea ti sei fatto dell’Hockey a Novara? “Io e tutti quelli che siamo un po’ ‘malati di Hockey’ conosco molto bene la storia di Novara, di quel che è avvenuto in città tra gli anni ‘70 e ‘90: uno sport di altissimo livello. Era la Juventus dell’Hockey con scudetti, coppe in Italia e all’estero, un palazzetto sempre pieno e i giocatori migliori che hanno vestito l’azzurro. Credo che tutti, in primis la città e i suoi tifosi, meritiamo Novara in A1. Vogliamo, dobbiamo far tornare il grande Hockey in città. Novara e il suo tifo e supporto alla squadra è stata un punto di riferimento per tutti, in Italia e all’estero. Obiettivo: far tornare grande la squadra in Italia e in futuro in Europa”.
La tua impressione sul campionato vinto pochi giorni fa dai ragazzi in A2? “La vittoria in A2 è stata molto importante, perché al termine di un campionato equilibrato e difficile; così come importante è stato non aver perso nessuna partita in casa. Grandissimo il lavoro di Paolo (Campanati) e di tutti i giocatori per il raggiungimento dell’obiettivo. Ha giocato un buon hockey, nonostante qualche sconfitta in trasferta che forse si poteva evitare, ma l’Azzurra ha meritato ampiamente la promozione, nonostante l’ottima stagione di Thiene e Scandiano, ma Novara ha fatto un campionato molto buono e costante, ben gestito da Paolo, in particolare nei momenti più difficili. Alla fine la promozione è stata strameritata!”
Cosa ti senti di promettere alla società e ai tifosi? “Fare promesse nel mondo dello sport e dell’Hockey non è facile, ma come allenatore, come giocatori, staff, società e tutti quanti ruotano nell’Azzurra Novara, daremo in ogni allenamento e partita il 100% di noi stessi. Sono un ‘matto di Hockey’, che sta almeno 8 ore al giorno per raccogliere più informazioni possibili sugli avversari e trovare il modo di presentarsi al meglio in ciascuna partita. È vero, ci sono tante difficoltà e incertezze, visto che siamo neo-promosse, ma noi sappiamo che molti ci controlleranno per carpire i nostri segreti e punti deboli. Sono però certo che la squadra sarà preparata, pronta e competitiva per la categoria. Il nostro scopo è quello di proporre Hockey di livello per i nostri tifosi che attendiamo sugli spalti del Pala Dal Lago”.
Cosa chiederai ai tuoi giocatori nel 2024/25? “Ho già parlato con tutti loro e sono stato chiaro nelle mie richieste: professionalità, onorare la maglia che indossano, visto che rappresentiamo l’Azzurra Novara e la città di Novara e dobbiamo dare il massimo di noi stessi ovunque, in campo e fuori. Come lavoro io ho poi bisogno anche di carattere, disponibilità e il 100% di ciascuno in pista e fuori dalla pista, perché dobbiamo essere d’esempio per tutti, soprattutto per i tifosi più giovani”.
Ai tifosi e a chi sostiene l’Azzurra che cosa invece chiederai? “Ai tifosi e agli sponsor posso solo dire che il nostro lavoro senza di loro non serve a niente! Vogliamo il loro sostegno perché assicuriamo che porteremo questa maglia con il massimo della professionalità e impegno. Vedere il Pala Dal Lago pieno per noi sarà un onore e noi daremo il 100% per loro, per cui venite al palazzetto perché abbiamo bisogno di voi e della vostra fiducia, sotegno e tifo”.
Infine, un grazie a? “Prima di tutto allo staff, che ha creduto in me e mi ha coinvolto per questo progetto e farmi capire quanta passione c’è dietro. Cercherò di dare il 100% e più per ricambiare tutta la fiducia e non vedo l’ora di cominciare!”
Com’è il detto? Chi ben comincia… e noi non vediamo l’ora di iniziare quest’avventura straordinaria chiamata serie A1.