Novara - Come al solito è sempre tutto poco chiaro; pare che, finalmente, questo closing, così gli piace chiamarlo, si farà... Closing, perché chiusura deve essere troppo maccheronico per i gusti dei più. L'80% della società Novara Calcio dovrebbe essere passato nelle mani dello zio Milanese; Pavanati, infatti, dovrebbe aver finalmente cacciato la grana per pagare i debiti, perché di quello si tratta, un debito molto alto per una squadra di serie C. Sia ben chiaro, il debito non è stato accumulato dall'altro zio, quello calabrese, che al giorno d'oggi non dava nessuna certezza di continuità, anzi direi fallimento assicurato, ma accumulato dall'altro, quello che, dopo anni, ci regalò la serie A, ma che dopo una notte di sonno scomparve nel nulla riportando il Novara in categorie ridicole. Massimino col suo 20% sta lì in agguato, c'è, in verità, da dire che senza di lui probabilmente si era falliti già l'estate scorsa, quindi lo si può malsopportare, ma per la squadra è stato come le rose di San Gaudenzio in mezzo alla neve. Adesso si riparte col classico: milanese, soldi, donne e tavoli prenotati... Mentalità anni ‘80, la famosa 'Milano da bere', ma che funzionò non poco. La storia narra di una squadra, quella rossonera, ad un passo dal fallimento, comprata per poco e nel giro di pochissimi anni portata in cima al mondo. Tutt'ora fa scuola, del resto amare le donne non è reato, avere tanti soldi nemmeno, se sono guadagnati onestamente. E poi si può discutere, ma il calcio non è più passione: sport del popolo lo era una volta quando lo si giocava nelle strade, adesso è solo un gioco bancario che Pavanati sembra conoscere bene. Quindi, cari tifosi Novaresi diamo allo Zio la possibilità di dimostrare le sue abilità prima di attaccarlo indistintamente. Pavanati, dal canto suo, si renderà conto in fretta dove è finito, città complicata, tifoseria complicata dalla bocca fin troppo buona, capace di fare il pienone in serie A solo con le tre strisciate, perché al novarese Roma, Lazio e Fiorentina… non interessano. Quindi anche a Silvio “de’ noiatri” facciamo la stessa domanda: “Perché Novara?”. Noi, come tifosi intendo, saremo come sempre in prima linea, nel bene e nel male; non saremo di certo noi quelli da cui si dovrà guardare le spalle, ma la parte peggiore sarà lì, in quella bella tribuna dove, la maggior parte, non ci va per godere della partita ma solo per far vedere che loro possono. Una fideiussione è un'iscrizione da pagare; Zio tocca già a te, svuota le tasche e dacci un po' d'ossigeno e, se le cose andranno come tutti speriamo, saremo noi a stappare una bottiglia con te, ma se permetti le donne le porti tu. Noi porteremo la passione, la rabbia, l'eroismo Novarese in tutta Italia, perché tante volte la squadra in campo non si presenta, noi sì.
Maurizio Ciniello - Ultras Novara