Novara - C'è modo e modo di vincere: si trionfa sfiancando l'avversario con una tattica attendista, sperando sbagli tutto il possibile, chiudendo tutti gli spazi e infilzando al momento giusto col più classico dei contropiedi. Ed è quello visto a San Siro con il Novara di mister Mondonico capace di battere 0-1 l'Inter.
E poi c'è quella vittoria che non fa una piega, che mette in risalto una squadra che sta bene, che corre, che crea, che chiude in difesa ed è pronta a ripartire in avanti in modo corale. Ed è il Novara firmato Tesser, capace di espugnare un campo difficilissimo come quello di Siena, dove le grandi soffrono (chiedete a Napoli, Roma e Lazio per avere conferma...).
Altro discorso è quello di aver sconfitto, finalmente, un allenatore poco amato dalla tifoseria azzurra: quel Sannino che nel Varese ha fatto di tutto per rovinare la festa ai novaresi lo scorso anno e che quest'anno all'andata ha dimostrato di amare poco o nulla Rigoni e soci. Quindi soddisfazione doppia.
Il Novara torna dalla trasfera del "Franchi" con una doppia consapevolezza: 1) la squadra c'è, non è scarsa, ha voglia di fare e di giocarsela sino all'ultimo minuto, magari sfruttando i cali di formazioni in vistosissimo calo (su tutte Parma e Fiorentina). Questo grazie ad una ritrovata serenità societaria, evidentemente figlia della decisione non tanto di mandare mia Mondonico, quanto di 'divorziare' da Pederzoli, un direttore sportivo da subito molto poco amato e sostenuto dai tifosi. 2) La classifica è sì negativa (penultimo posto a 8 punti dalla salvezza), ma ci sono ancora molti scontri diretti, a cominciare da quello del prossimo turno in casa contro il Lecce. E se i ragazzi ci regalassero la terza vittoria consecutiva sognare non è per nulla vietato, considerati gli altri scontri diretti col Parma (in Emilia) e Genoa (al "Piola"). Intanto un bravo va al tecnico Tesser, capace di indovinare la mossa vincente: Caracciolo in campo. L'airone nella ripresa ha offerto due assist d'oro per Rigoni (rigenerato dalla 'cura Attilio') e Porcari. Proprio la vecchia guardia sta tenendo a galla il Novara. E finché la nave non è affondata è giusto navigare nelle acque tempestose e insidiose della serie A.