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SUPER BEFFA FINALE NELL’ULTIMA IN CASA DELL’ANNO

NOVARA FC AGGUANTATO E SUPERATO NEL RECUPERO CONTRO LA TRIESTINA DI TESSER

Novara - La partita di domenica 17 aveva un significato particolare, per la presenza della nuova proprietà e per il ritorno al Piola di Attilio Tesser. Allenatore della Triestina accolto calorosamente durante l’ingresso in campo delle formazioni e a partita in corso dai sostenitori azzurri (indimenticabile il cammino dalla C1 alla serie A nel giro di soli due anni). Prima dell'inizio della gara la società ha voluto rendere omaggio sulle note di “Ovunque Sarai” a Marco Foti, giornalista di Radio Azzurra scomparso in questi giorni dopo una lunga battaglia. Passando invece alla cronaca di quanto offerto in campo, la partita si dimostra fin dai primi minuti combattuta da ambo le parti; il Novara è bravo a tenere testa alla squadra friulana perché, dopo essere andati in svantaggio al 15', Urso la crossa per il solito Corti che riporta il Novara in partita. Nella seconda frazione i gaudenziani impostano una gara molto difensiva, cercando di sfruttare il contropiede e al 75' Donadio si conquista un rigore, che verrà battuto da Scappini (entrato da pochissimi secondi), che supera l’estremo difensore alabardato. È 2-1 per il Novara Fc e il Piola esplode di gioia (compreso Lo Monaco). Ma nel finale succede l’impensabile, una vera e propria beffa: al 93' Finotto la pareggia e ad un minuto dallo scadere Malomo condanna la squadra di mister Gattuso ad una sconfitta immeritata, di quelle che fanno molto male, soprattutto moralmente in vista dello scontro diretto di venerdì sera 22 dicembre a Fiorenzuola, per quanto offerto in campo dai ragazzi e dagli instancabili cuori “azzurri”. 

A fine gara il tecnico si è mostrato soddisfatto della prestazione offerta dai ragazzi, pur evidenziando come le assenze e le mancanze di alternative che lo hanno fortemente limitato: la squadra infatti negli ultimi minuti di recupero ha dovuto stringere i denti per crampi e stanchezza. Gattuso ha poi spiegato come D’Orazio non l’abbia potuto inserire per evitare che si facesse male; si è giocato con giocatori non ancora pienamente recuperati dagli infortuni. Un nome su tutti? Quello di Khailoti.

Nicolò Gentilcore