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Un sottile dispiacere

Novara - Sono uno dei pochi che oggi era al Piola; fino a qualche mese fa la mia era una presenza fissa, non c'era niente che mi tratteneva, quando giocava il mio Novara il mio cuore io ero lì. Ma adesso tutto è cambiato, non sono in grado di dire se la riapertura degli stadi possa essere considerata un reale pericolo, però, ahimè, le regole sono queste e le squadre devono adeguarsi e, di conseguenza, dobbiamo adeguarci anche noi tifosi.  Purtroppo oggi la possibilità di entrare è stata data solo ad 800 tifosi, troppo pochi per una città che soffre e soffre tanto senza poter vedere i propri colori correre sul campo. Aperti solo distinti e tribuna coperta con dei controlli modello ospedale; steward bardati che ricordavano il buon Neil Armostrong nel famoso allunaggio del 1969, con rigorosa certificazione, controllo temperatura e gel per le mani, ma almeno siamo rientrati,  naturalmente senza dimenticare la mascherina che, ormai, è diventata seguace delle nostre uscite, ovunque si vada. La tribuna è talmente grande che non serve che nessuno ci obblighi ad andare nel posto assegnato, si riesce comunque a tenere il famoso “distanziamento sociale”; il tempo di salutare una meravigliosa ragazza della croce rossa che, anche in questo periodo di crisi sanitaria, non fa mai mancare la sua presenza,  ringraziamento naturalmente che estendiamo a tutti i volontari, finalmente andiamo a sederci, sempre con le mascherine in viso, che, di tanto in tanto, abbassiamo per poter respirare un po'. Inizia la partita e la prima cosa che salta agli occhi è la divisa della Juventus, si presentano con la terza maglia di colore arancione, invece il Novara scende in campo con la casacca bianca; un giorno qualcuno, forse, mi spiegherà il perché di queste scelte,  perché noi non con la nostra maglia azzurra e loro con la classica a strisce bianco nere. Loro, essendo under 19, corrono come matti, infatti ci rifilano un 3 a 0 secco nei primi minuti, non fa molto caldo ma i nostri sembra soffrano non poco, ma, guarda caso, chi riporta il Novara in partita con una doppietta personale è sempre lui, contro i ragazzini della Juve la infila il più vecchio; Pablo potrà non piacere a qualcuno, ma senza di lui le cose vanno sempre male. Questa doppietta apre la via ad un bel secondo tempo dei nostri, altri 3 gol e la partita finisce; il poco pubblico applaude, sembra contento del risultato, che forse per certe persone è la sola cosa che conta  anche in queste partite che non valgono nulla, ma purtroppo io non riesco ad essere contento, vedere la curva vuota e il resto dello stadio praticamente deserti è una cosa che mi fa male; luogo di festa per tanti di noi, luogo che per tanti anni ha monopolizzato le nostre giornate, perché noi viviamo lo stadio 7 giorni su 7. 

Ho sentiti, poi, i commenti di un calciatore molto famoso che ha avuto il coraggio di dire che uno stadio senza tifosi è come un circo senza clown; a questo calciatore vorrei dire che si sbaglia e non poco, concordo sul fatto che lo stadio sia un circo ma i clown sono loro, perché la parte bella dello spettacolo siamo noi. Da quello che abbiamo capito, l’intenzione è quella di far entrare pochi tifosi e solo per le amichevoli, quindi credo che per molto tempo non rivedremo quegli spalti; forse è meglio così perché entrare col conta gocce non è una soddisfazione ma un sottile dispiacere.

Domenica ci sarà un'altra amichevole, questa volta contro la prima squadra della Juve, a casa loro, lì naturalmente non ci sarà permesso andare, non siamo abbastanza importanti, che volete che sia, in fondo siamo solo tifosi.

Maurizio Ciniello - Ultras Novara