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In uno SportVillage gremito esulta il Conegliano: 0-3 all'Igor

foto di Stefano Pollastro

Novara - Nello spettacolo di un palasport tinto d’azzurro da oltre 2.100 tifosi, la Igor perde 0-3 contro la corazzata Conegliano, formazione vice campione d’Italia in carica, al termine di una partita combattuta in cui, nei momenti decisivi, a far la differenza è la maggior esperienza delle venete. Azzurre prive di Tokarska (infortunatasi alla caviglia in allenamento) e schierate da Colombo con Vanzurova opposta a Kim, capitan Rosso e Lombardo in banda, Milos e Casillo al centro e Paris libero. Tra le convocate, come già successo a Bergamo, anche la centrale della formazione di B2, Giulia Gogna. Ospiti in campo con Nikolova opposta a Lloyd, Barcellini e Tirozzi in banda, Calloni e Barazza al centro e De Gennaro libero.

Combattuto l’avvio di gara, con le ospiti che firmano il primo strappo con Calloni (3-5), cui risponde subito la Igor con Casillo (muro) e Lombardo (attacco) per il 6-6. Un muro della schiacciatrice siciliana vale il break (8-6) e dopo il timeout chiamato da Gaspari Conegliano impatta e sorpassa al timeout tecnico (11-12). Il turno in battuta di Barazza indirizza il set: la centrale gialloblù forza in battuta, la ricezione azzurra ne risente e Conegliano scappa 12-20 nonostante i due timeout chiesti da Colombo. Vanzurova è l’ultima ad arrendersi (16-22), Tirozzi conquista la palla del set (17-24) chiuso poi da un errore azzurro. 

Si riparte con Novara subito avanti, trascinata da Rosso, ma dal 7-4 si passa all’8-10 grazie al buon turno in battuta di Lloyd. Colombo chiama timeout ma non spezza il ritmo di Conegliano, che allunga ulteriormente 14-18 con Tirozzi scatenata, dopo che un fallo di Lloyd (14-15) aveva riportato sotto le azzurre. Sul 15-20, un problema al pc del refertista comporta la sospensione della partita per una decina di minuti, al rientro in campo è Tirozzi, in battuta, a siglare il “break” decisivo, fino al 17-24. Colombo prova anche a cambiare diagonale, Harms entra in partita con un ace, poi Nikolova chiude il set.

Sullo slancio del set precedente, Conegliano parte forte con Nikolova (3-5). Novara replica con Vanzurova, a segno in attacco per il 6-8, mentre Gaspari offre spazio anche a Bechis e Tirozzi allunga 7-11. Milos tiene in scia Novara, Kauffelt stoppa Vanzurova e le speranze di rimonta azzurre (8-14), il resto lo fa il turno in battuta di Nikolova (9-18) e sul 13-24 un errore in attacco di Vanzurova chiude la contesa. 

Il premio MVP “Malizia” per la migliore in campo è stato assegnato dalla stampa a Raffaella Calloni, premiata con un cofanetto della linea femminile “griffata” Malizia.

Stefano Colombo: «Conegliano ha dimostrato di essere una grandissima squadra, ha sbagliato praticamente nulla mentre noi, come a Bergamo, abbiamo commesso troppi errori. Purtroppo quando le cose cominciano ad andare male perdiamo quella sicurezza che acquisiamo, invece, con grande fatica. Inutile dire che contro squadre del calibro di Conegliano bisogna fare qualcosa di più. Certo, in questo momento, abbiamo un problema legato agli infortuni e questo non deve essere un alibi ma sicuramente può essere una parziale scusante. Lo ripeto da settimane, perché emerga il valore di questa squadra, del cui potenziale non dubito affatto, bisogna avere pazienza. Dobbiamo fare un passo avanti, riuscire ancora di più a lavorare collettivo, ciascuna atleta al servizio dell’altra. Sulla forza di Conegliano niente da dire, l’unico rimpianto che ho è che mi piacerebbe vedere la squadra un po’ più spavalda in partite come questa in cui, oggettivamente, non abbiamo niente da perdere. Urbino? Sarà una partita completamente diversa, importante per noi come per loro. La svolta? Basterebbe prendere un po’ di fiducia nei nostri mezzi, quella che si acquisisce con qualche risultato positivo».

Valeria Rosso: «Penso che a far la differenza sia stata soprattutto la capacità di Conegliano di battere bene e, d’altra parte, è una caratteristica propria delle grandi squadre quella di riuscire a essere decisivi al servizio anche in trasferta. Purtroppo hanno messo in crisi proprio quella che per noi era una certezza, ovvero la ricezione. Siamo rimaste attaccate alla partita solo a tratti, pagando poi in alcuni momenti decisivi anche quella che è la nostra inesperienza. Rispetto alla partita di Bergamo abbiamo gestito meglio l’errore. Di certo possiamo e dobbiamo migliorare: ci vuole pazienza, molte di noi sono nuove nella categoria e anche gli infortuni in questo momento ci stanno complicando la vita». 

Sara Paris: «La chiave della partita è stata legata alla tenuta in battuta e in ricezione. Loro hanno spinto tanto e ci hanno messe in difficoltà e noi, per come siamo strutturate, abbiamo bisogno di una ricezione solida affinché possano essere in partita tutte le attaccanti e, di conseguenza, fare bene. Inutile dire che dobbiamo crescere, comunque rispetto alla partita con Bergamo abbiamo messo in mostra qualche pur timido miglioramento, tenendo anche presente del valore assoluto della formazione di Conegliano».

IGOR GORGONZOLA NOVARA – IMOCO CONEGLIANO 0-3 (17-25, 18-25, 13-25) 

Novara: Casillo 4, Paris (L), Rosso 6, Kim, Lombardo 7, Harms 1, Manfredini, Milos 2, Vanzurova 11, Alberti, Gogna ne, Mollers. All. Colombo.

Conegliano: Lloyd 2, Fiorin ne, Daminato (L) ne, Kauffeldt 2, Donà 1, De Gennaro (L), Calloni 13, Nikolova 14, Bechis 2, Barcellini 11, Tirozzi 12, Barazza 4. All. Gaspari.