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Alessandro e il cross fit

Per Persone e Storie una breve chiacchierata col 35enne Battafarano, laureato e grande appassionato di questa particolare pratica sportiva
Alessandro Battafarano

Cerano - Una bella storia di sport e ‘bella testa’ (“Mens sana in corpore sano” avrebbero detto gli antichi Romani). È quella di Alessandro Battafarano, che si racconta e dà qualche consiglio e suggerimento.

Una breve tua presentazione? “Sono Alessandro, sono di Cerano, ho 35 anni e mi sono laureato in Chimica industriale a Milano nel 2011. Lavoro in un’azienda della provincia di Novara. Ho sempre praticato sport fin da bambino (pallavolo, nuoto, danza) e negli ultimi otto anni iniziando ad andare in palestra ho “scoperto” il mondo del fitness; dapprima quello coreografico e poi il cosiddetto “funzionale”. Mi sono appassionato al punto che ho frequentato gli appositi corsi per poter a mia volta insegnare in palestra”.

Da quanto tempo vivi in simbiosi con il cross fit? “Ho iniziato Crossfit nel 2016 a Romentino e da allora non ho mai smesso, neanche durante i mesi di lockdown”.

Se dovessi spiegare perché ti piace e ti alleni col cross fit, cosa diresti? “Mi piace il Crossfit per tre motivi. Il primo è il non essere ripetitivo; si spazia da movimenti di powerlifting alla ginnastica ed altro ancora, in una settimana ci si allena sempre su qualcosa di diverso e/o con varie metodologie di allenamento. Secondo, le classi (come vengono chiamate in gergo le lezioni) son di durata abbastanza breve, circa 1h. Gli allenamenti sono brevi, ma intensi. Infine, mi piace il clima e il rapporto che si crea durante le lezioni tra allievo e coach e tra allievi in generale. Ci si aiuta, incita e consiglia a vicenda, alcuni giorni son previsti proprio dei workout da portare a termine in coppia o gruppo e questo porta automaticamente a conoscersi meglio e creare legami anche fuori dal Box”.

Perché consigli di praticare e di allenarsi col cross fit? “Visto da fuori il Crossfit potrebbe ‘spaventare’, me ne sono reso conto anche nelle varie edizioni degli Streetgames o parlandone con amici e parenti. Sembriamo dei matti che fan cose difficili e in velocità, pronti a farsi male. In realtà, come in tutte le cose, ci vuole il proprio e giusto tempo. Si parte sempre dalle basi, esistono delle classi per i principianti (“on ramp”) nelle quali si insegnano i movimenti più semplici e via-via che si imparano questi si può passare a quelli più complessi. Tutti i movimenti sono adattabili a seconda delle capacità, della fisicità e della preparazione di ogni persona, non c’è bisogno di “esser già bravi” a far tutto! Alle classi ci sono persone di ogni età e che nella vita fanno lavori vari e comuni, non son tutti atleti professionisti! Alcuni han deciso anche di affiancare il metodo Crossfit ad un altro sport traendone beneficio”.

Dove possono trovarti come istruttore? “Non sono ancora ufficialmente un coach Crossfit, ma sto studiando per diventarlo. In ogni caso mi potete trovare come istruttore corsi al Club15 di Romentino e come allievo e compagno di classe all’annesso Box, il Crossfit The Room!

Il tuo sogno nel cassetto? “Sinceramente non saprei, sono uno che pensa molto al presente e a quello che potrei fare realmente ora… quindi, per rimanere in tema, imparare un paio di movimenti di ginnastica che ancora non ho!

Infine, un grazie a e un vaff... a? “Un grazie ai colleghi e ai miei compagni di allenamento per il clima che si è creato. È sempre bello trovarsi e “soffrire” insieme. Un vaff… agli ultimi due anni e mezzo di chiusure che ci han fatto perdere iscritti che solo negli ultimi mesi stanno iniziando a tornare. E’ stato difficile allenarsi a casa in solitudine, ma per fortuna l’adattabilità degli esercizi anche a casa e la possibilità di qualche allenamento in videochiamata han reso quei mesi più sostenibili”.

Gianmaria Balboni