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Crisi Bct? La parola al coach Cerina

Il coach del Bc Trecate, Angtelo Cerina

Trecate - "Prendo spunto - afferma il coach del Bc Trecate, Angelo Cerina (nella foto) - dal titolo di un articolo apparso qualche giorno fa su un giornale a tiratura nazionale“Trecate scopre quanto è dura la B – I fasti delle passate 2 stagioni rischiano di finire nel dimenticatoio”. “O quam cito transit gloria mundi"(De Imitatione Christi): tale locuzione viene citata a proposito di insuccessi seguiti a grandi trionfi, a volte in tono scherzoso, a volte in senso denigratorio. Spesso si dimentica che quello che si è conquistato resta comunque e per sempre nella storia. Difficilmente si parla di chi rimane nel limbo, così come difficilmente si parla di chi con il proprio impegno, con la propria dedizione e passione permette di raggiungere insperate mete. “Un bel tacer non fu mai scritto”, per chi senza aver in qualche modo contribuito ad una impresa se ne assume meriti o sente il piacere poi di imputarne eventuali rovesci. Riconoscenza, questa deve essere la parola giusta da utilizzare, per chi ha comunque accettato un’altra prova immane frutto dell’amore e della passione per i colori del Basket Club Trecate. Riconoscenza per chi in modo disinteressato sta dedicando tutto se stesso rubando giorni, ore e attimi preziosi alla propria esistenza, alla propria famiglia e ai propri impegni. Sursum corda (in alto i cuori) uso questa esortazione a farsi coraggio, a stare di buon animo, a tenere alto il morale nonostante i risultati sportivi non siano incoraggianti. In tutti noi v’era certezza delle difficoltà, cui saremmo andati incontro, in tutti noi prevaleva l’orgoglio di portare i colori del Basket Club Trecate, della comunità e della città di Trecate, ai vertici della storia nazionale nonostante le risicate disponibilità finanziarie. Poco importa se la stagione non si concluderà come auspicato, l’impegno e la dignità con cui vengono affrontate le prove più ardue e impegnative sia nella vita sia nello sport rafforzano e sviluppano capacità immunitarie, che resteranno nel patrimonio genetico di chi, nati dalle nostre costole, proseguiranno la nostra opera".