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Il popolo ha fame...

Maurizio Ciniello (Ultras Novara) commenta il drammatico destino del Novara Calcio

NovaraIeri ho assistito a quella che potrebbe essere la fine del Novara Calcio, la fine di quello che, per tanti di noi, ha rappresentato la cosa più importante; sarà strano per molti ma, in quella curva, noi abbiamo imparato i veri valori della vita, abbiamo imparato a disprezzare la diversità ma soprattutto siamo diventati uomini. Ma cosa vogliamo che capiscano personaggi oscuri che fingono di fare errori solo per poter guadagnare alle spalle del popolo?  Ieri è andato in scena quello che lo stato ha permesso accadesse in troppe città: un incontro faccia a faccia tra tifosi e dirigenza del Novara Calcio che avrebbe potuto degenerare... Avrebbe dovuto degenerare, questi personaggi devono solo ringraziare le Forze dell'ordine, a difesa dei soliti; l'Italia funziona così, più sei losco e più vieni protetto, ma forse,  per la prima volta in vita mia, ho visto divise vogliose di spostarsi per farci lapidare pubblicamente i responsabili di questa tragedia. Pavanati, essendo un volpone della finanza, si presenta con le sue guardie del corpo; del resto, chi ha la coscienza sporca sa che prima o poi la paga. Al suo fianco Nespoli, sottoposto di quell'altro, quello che se ne sta in Romania, quell'altra Nazione dove si commettono illeciti e si può restare impuniti, una seconda Italia. Nespoli, forse incolpevole, viene a rappresentare il vero responsabile di questo disastro, quindi, in vena di giustizialismo, è lui che andrebbe al rogo: la santa inquisizione avrebbe ragionato così... Questi malfattori, spesso, dimenticano di essere a Novara, ex città industriale, ma che rispetto a molte altre, definirei ancora civile; avrei voluto vedere questi personaggi in altre città, magari nel sud Italia, neanche gli avrebbero fatto varcare i confini, probabilmente li avrebbero usati come pilastri della Salerno-Reggio Calabria. Adesso è tardi, difficilmente l'ennesimo ricorso verrà accettato, mi viene molto difficile pensare che certi personaggi, industriali di professione, facciano certi errori se non voluti. Il 27 luglio, ma si mormora qualche giorno prima, sapremo di che morte dovremo morire, se ripartire dai dilettanti oppure addirittura dall'Eccellenza. Ecco, forse non meritavamo tale sventura, si potrà anche ripartire dal nulla, ma questi personaggi, che nel nulla ci stanno portando, devono sparire dalla città; odiarvi è il sentimento minimo, anche se meritereste molto di più. Una certa regina, di uno stato non lontano, al grido "il popolo ha fame non ha più pane" pare rispose "dategli brioche". Quella regina non ne uscì molto bene, ne uscì a pezzi e diciamo anche meritatamente. In questo caso si potrebbe dire: "Novara ha fame, fame di calcio, se ci togliete il calcio sarete voi che prenderemo a...”. Non ne vogliamo più sapere di certa gentaglia, compreso quel circo chiamato Novarello; negli anni è stato simbolo di ricchezza e... Tutti quanti sappiamo cosa succedeva la dentro negli anni di serie A e serie B.  Rivogliamo il nostro Novara, allenamenti nel campetto dietro al Comunale, pochi soldi per i palloni, divise sbiadite, ma calcio, il calcio… quello vero. Tutto passa e tutto finisce ce ne stiamo sempre più rendendo conto, il nostro cuore non ha più valore, la rabbia aumenta e aumenteranno anche le conseguenze; sarà divertente vedervi tornare nel nulla da dove siete arrivati. La cosa interessante è che tutti sapevamo avremmo fatto questa fine, ma nessuno ha deciso di fare qualcosa; facendo sparire il “mio” Novara calcio avete completamente cancellato la città dalle cartine geografiche.  Sarà, ma, in questo momento, scaglio la mia ira contro chi poteva e non ha fatto nulla; ricordo che a Novara i soldi ci sono, ma li spendono per altro, tanto chi se ne frega se ci stanno strappando la cosa più importante. A Vercelli ridono, del resto noi facemmo la stessa cosa quando fallirono loro, prima o poi i 'fenomeni' capitano a tutti, questo ci insegnerà a non gioire più di sventure altrui. Sono quarant'anni che io entro in quello stadio, per me è un colpo molto pesante, ammetto di avere dubbi sul mio futuro su quegli spalti, non perché ritengo i Dilettanti indegni, ma semplicemente perché, grazie a voi, ho capito che oltre al calcio c'è altro. Il Novara calcio mi scorre nelle vene, voi al massimo nel mio intestino..."

Maurizio Ciniello - Ultras Novara