Trecate - Ha destato molta commozione l’improvvisa scomparsa di Adelino Marini, storica bandiera del calcio trecatese. Classe 1947, ‘il Lino’ (come tutti lo chiamavano con affetto) faceva parte della famiglia biancorossa da oltre mezzo secolo. “Ricordo quando nel 1968 entrò a far parte della società come calciatore - afferma Enrico Lavazzi, già dirigente del Trecate Calcio e oggi presidente della polisportiva Ust - Con la maglia dei biancorossi ha fatto parte di quella squadra che negli anni ‘70 sfiorò campionati nazionali di categoria”. Marini era un difensore, corretto ma molto arcigno, di quelli che non mollava mai e non si spaventava di fronte a nulla. Quel suo vigore e coraggio cercò di trasmetterli anche ai più giovani, prima da capitano e poi da dirigente del Trecate. Fu a lungo anche direttore sportivo, riuscendo nell’intento di scovare giovani talenti da lanciare poi nel calcio che conta. Sempre con il sorriso e quella correttezza che sono sempre stati il ‘marchio di fabbrica’ del Lino.
Il corpo esanime è stato scoperto la domenica di Pasqua nella sua abitazione in via Pellico, dopo che non rispondeva al telefono alla nipote che l’aspettava per il pranzo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri per verificare cosa fosse accaduto e alla fine l’amara e drammatica sorpresa. Al momento è dato sapere quando ci sarà il funerale, in quanto verrà effettuato l’esame autoptico. Se ne va un’altra figura storica del calcio trecatese. Uno sportivo, un dirigente e una persona che sarà difficile dimenticare dentro e fuori dal campo.
Gianmaria Balboni