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Marco, campione mondiale di culturismo e... di umiltà

Nestasio conquista un importante alloro in Norvegia, ma preferisce stare con i piedi per terra e continuare ad allenarsi

Trecate - La storia di Marco Nestasio (38 anni, ingegnere di giorno e commerciale per una nota azienda milanese e grande praticante di sport nel tempo libero) è di quelle che sembrano scritte nelle favole. Appassionato di palestra e arti marziali, lo scorso anno inizia un percorso difficile, impegnativo ma anche molto gratificante che l'ha portato a diventare campione mondiale UPBF nella categoria Men Phisique, in una competizione internazionale svoltasi pochi giorni fa a Larvik in Norvegia. Racconta con quell'umiltà che è tipica dei grande campioni, la sua impresa: "Nella mia categoria di non professionisti eravamo in lizza in 10. Alla fine ho vinto davanti a due inglesi. Cosa mi porto da questa esperienza norvegese? Ancora tante emozioni! Con questa vittoria chiudo 'temporaneamente' la stagione agonistica. Pienamente soddisfatto della forma fisica e col pensiero proiettato nella nuova stagione. Qui va il mio pensiero va al mio coach Diego Martines che quest'anno mi ha trasformato con un duro e intenso lavoro, imparando molto, a tal punto di continuare a voler imparare da un vero e unico professionista! Torno dalla Norvegia con un ottimo 1° posto nella categoria Man Physique... Grazie di tutto! Pronti e carichi per una nuova stagione!".

E quando si parla di culturismo (o di body building) ricordiamo che per 'costruire' un corpo perfetto non servono trucchetti o scorciatoie "ma solo tantissimo allenamento quotidiano - racconta - un'alimentazione sana e mirata - Marco mangia ogni 4 ore pietanze proteiche senza grassi o zuccheri - e uno staff che ti segue e ti fa sentire quando ti alleni... a casa".

E la sua casa, anzi e sue 'case' negli ultimi mesi sono state soprattutto la palestra di Voghera con il coach Martines e la palestra Meeting di Trecate. Bravo Marco e... arrivederci al 2020 con - ne siamo sicuri - altri riconoscimenti, altri successi e altre soddisfazioni.

Gianmaria Balboni