Oleggio - Reparto lunghi all’appello. A curare il canestro di casa e a infuocare quello avversario arriva Edoardo Bertocchi. L’Oleggio Magic Basket ha raggiunto un accordo con il centro di 212 cm classe 1996 che neanche due mesi fa si è fatto ben conoscere perché ostico avversario degli Squali nei play out con Moncalieri. Nato il 17 maggio 1996 a Verona, dove è cresciuto, Edoardo prende in mano la palla da basket a 6 anni e gioca nella Cestistica Verona dove completa il percorso minibasket per poi trasferirsi, dall’Under 13, alla Scaligera Basket Verona fino al primo anno di Under 19. Nella stagione 2014/2015 Edoardo si accasa all’Aquila Basket Trento dove conclude il percorso delle giovanili raggiungendo anche una finale nazionale, grazie a una collaborazione con l’Università gioca in C Silver nel Cus Trento ed è anche aggregato alla prima squadra di serie A. Due anni fa, stagione 2016/2017, arriva la chiamata in A2, per la precisione a Ferentino. Lo scorso anno l’approdo in serie B: il centro inizia a Giulianova (girone C) e poi gioca la seconda metà di stagione alla Pms Moncalieri. Per l’atleta anche qualche chiamata in azzurro e lo scorso anno la partecipazione al Progetto lunghi con Gregor Fucka.
A dare il benvenuto coach Paolo Remonti: «Sono contento di questo arrivo in casa Mamy perché Edoardo è un giocatore con cui avrò molto piacere di lavorare per far sì che possa dare un grande apporto alla squadra; dal punto di vista fisico è un giocatore importante, in area è un intimidatore dal punto di vista difensivo, ma anche da quello offensivo può essere innescato vicino a canestro; è molto mobile nonostante l’altezza e questo è un altro elemento a suo favore. Un giocatore che si addice a quella che può essere la squadra che stiamo costruendo».
Le parole del neo Squalo: «Sono davvero molto contento di essere arrivato a Oleggio; come ho detto anche al presidente Mauro Giani, che tengo a ringraziare per l’accoglienza, è bello poter cogliere anche il lato positivo dalle situazioni meno piacevoli: contro gli Squali ho giocato le gare play out che hanno poi visto la mia squadra retrocedere, ma quelle stesse gare sono state per me l’occasione per un interessamento più concreto nei miei confronti e non posso che esserne orgoglioso. Spero nel corso della stagione di poter ripagare questa fiducia sul campo e in partita. Le due sfide giocate al palazzetto mi hanno lasciato una buona sensazione su società e organizzazione in generale. Non vedo l’ora di cominciare».