Romentino-Galliate - Il calcio fa parte della vita e, come la vita stessa, regala delusioni e gioie infinite; di questo voglio raccontare. Passare in poche settimane dalla delusione alla massima soddisfazione è un attimo e non solo per una vittoria, seppur importante. Solo due settimane fa eravamo qui a commentare una pesante sconfitta contro un avversario che, forse, sperava in qualcosa di più grande di lui; una sconfitta capace di spezzare le reni a qualunque esercito pronto a combattere, ma, quando meno te lo aspetti, entra in ballo il destino, crudele tante volte ma che, quando serve, ti concede altre possibilità, ma del resto tutti la meritiamo un'altra possibilità. Quello che è successo a questa squadra, quello che è successo a questi ragazzi, ma, soprattutto, quello che è successo a questo presidente (Guido Presta), forse l'unico a credere che non poteva finire cosi (lui è la matematica) era inimmaginabile fino a qualche settimane fa, ma come nelle migliori favole è divenuto realtà, una meravigliosa realtà. Quella di ieri credo sia stata una sfida con molti conti in sospeso; due paesi che, inspiegabilmente, fanno fatica ad affezionarsi a questi colori ma sappiamo che il tempo può essere un buon dottore e, sicuramento, il prossimo anno saremo molti di più a supportare questi ragazzi che ieri ci hanno fatto vivere un sogno.
La RG Ticino si presenta a Vercelli come la vittima sacrificale, di fronte la corazzata Biellese, praticamente già promossi in serie D, o così almeno credevano... Ma io vi racconterò come, invece, in realtà è andata.
Il calcio, questo sport meraviglioso, spesso, non è fatto di chiacchiere, ma di cuore, coraggio e del crederci sempre; la Biellese ci prova, va in vantaggio, un primo tempo potente, dimostrare la loro superiorità è praticamente un obbligo; si arriva velocemente al 45’ che si chiude con il vantaggio dei bianconeri, loro fiduciosi, noi speranzosi, ma, forse, siamo noi i primi a crederci poco. Il secondo tempo comincia con un gol annullato, giustamente, alla Biellese, ma dagli spalti ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando, la giornata calda e il peso della partita stessa sta premiando chi forse è più tranquillo mentalmente; la Biellese molla e arriva subito il pareggio su rigore, loro sfiancati e noi come appena usciti dagli spogliatoi. I valori in campo cambiano, come il primo tempo si può dire una solo squadra in campo, ma questa volta siamo noi, c'è chi spera nei supplementari e chi se la gioca, mai mollare dicono i tifosi e la squadra li ascolta; in pieno recupero l'RG Ticino la mette, un 2-1 meritatissimo per quello che si è visto nell'arco dei 90 minuti.
Può cominciare la festa, la squadra sotto il settore per gridare, cantare ed esultare con i propri tifosi; un tifo genuino, forse il tifo vero, quello che ormai trovi solo in queste categorie. Lottare per il proprio paese, per la propria provincia è d'obbligo, deve essere considerato un onore aver portato questa squadra in questa categoria; ieri non ha vinto Romentino, non ha vinto Galliate ma ha vinto Novara. Il prossimo campionato vedrà come avversari parecchi nemici storici della Novara calcistica, siamo certi che la RG Ticino saprà prepararsi ed affrontare le altre squadre con rispetto e col giusto agonismo e, siamo sicuri che il presidente Presta, saprà indicare la retta via all'ambiente; lo merita lui in primis, lo merita tutto lo staff che vive praticamente per la squadra, lo meritano i tifosi che ieri e non solo ieri hanno aiutato la squadra a vincere ma soprattutto a convincere, lo meritano i gufi, non me ne vogliano ma è così che chiamiamo quelli che sanno solo sperare nei fallimenti altrui anche se si parla di sport; l'invidia è un sentimento e come tale può cambiare.
Vi aspettiamo il prossimo campionato sugli spalti con noi, ma una cosa la voglio dire a tutti: presidente, giocatori e tifosi dell RG Ticino, non vi preoccupate dei posteri, tanto ci sono io... che racconterò di voi.
Maurizio Ciniello (Ultras Novara)