Trecate - “Nella società contemporanea grande spazio è lasciato alle discriminazioni nei confronti di individui, gruppi di persone, culture ‘diverse’ rispetto a ciò che viene descritto come ‘normale’. Ma cos’è ‘la normalità’? La vita di ogni giorno ci insegna invece quanto le diversità siano un valore aggiunto, poiché se tutti fossimo uguali non conosceremmo nulla al di fuori di noi stessi. Dovremmo imparare a rispettarci e ad accettarci reciprocamente, gustando a pieno ciò che ci è stato donato e che ha un valore inestimabile: la vita”. Con queste parole ha preso il via domenica 12 giugno l’edizione 2022 del saggio di fine anno presentato dalle atlete di Ginnastica Ritmica della polisportiva trecatese. Il filo conduttore che si è snodato tra i vari collettivi al suolo e con gli attrezzi (cerchi, palle, clavette, funi e nastri) è stato proprio quello di affrontare tematiche purtroppo ancora presenti nel nostro oggi, spesso taciute. Così, con delicatezza e in punta di piedi, le ragazze hanno detto a modo loro (con la Ginnastica e la Danza) il proprio NO alle discriminazioni di genere e di etnia, alle violenze e in particolare sulle donne, alle guerre, al materialismo e al divario economico e hanno invece sostenuto una visione del mondo che abbraccia ogni differenza e porta luce all’esistenza attraverso gli occhi e l’innocenza dei bambini.
Uno spettacolo che ha fatto riflettere ed emozionato e che ha permesso ai vari corsi di esprimersi e di mostrare i miglioramenti conquistati nel corso dell’anno sportivo: così si sono alternati sul campo de La Balena (la struttura polivalente dell’Oratorio San Giuseppe di Trecate) le atlete del Base, del Microgym, dell’Intermedio e dell’Avanzato, con la partecipazione straordinaria delle ginnaste di Artistica del corso di Acrobatica.
Da parte di tutto lo Staff, capeggiato dagli emozionatissimi presidenti della polisportiva Enrico Lavazzi e della sezione Ginnastica Mario Devecchi, il grazie pieno e sentito a tutti gli atleti, alle proprie famiglie ed alle instancabili istruttrici Anna Frontini, Licia Cabrini, Maria Giada De Santis e Laura Pecoraro con Valentina Vivian (per la Danza) per tutto quanto costruito e vissuto insieme. Sono stati anni difficili, come per tutti, ma un’ancora di salvezza è stata le certezza di sapere di avere nell’A.D.U.S.Trecatese una porta aperta, una valvola di sfogo, un’occasione per crescere sia sul campo gara, sia come ragazzi e ragazze di domani. A tutti coloro quindi che hanno messo un tassello, piccolo o grande in questo grande mosaico, diciamo GRAZIE, con la speranza di poter continuare a mantenere saldi i pezzi e aggiungerne nuovi per continuare l’opera d’arte.