Cerano - Il gruppo Oftal di Cerano desidera ringraziare tutte le persone che hanno acquistato le uova della nostra associazione. Il ricavato andrà alla Fondazione “Adriano Crepaldi” Onlus dell'Oftal novarese e servirà a sostenere il pellegrinaggio del mese di luglio per gli ammalati meno abbienti. “Diverse sono state inoltre le persone che hanno voluto lasciare un'offerta destinata al gruppo ceranese – spiegano dal gruppo – In questi due giorni abbiamo proprio colto l'affetto e il sostegno che la popolazione ha nei confronti dell'Oftal e della Madonna di Lourdes. Le uova vendute hanno superato le 150 unità. La nostra presenza in piazza è stato anche un modo per far conoscere le nostre attività in paese; dal prestito gratuito di sedie a rotelle, deambulatori, lettini da ospedale, stampelle e altro materiale sanitario (per info Adelino 333 45464299) al progetto di restauro della statua della Madonna di Lourdes che si trova in chiesa parrocchiale (affidato alla restauratrice ceranese Francesca Ghirardi) cogliamo l'occasione per ringraziare le numerose persone che hanno già voluto contribuire con diverse offerte. Infine, abbiamo ricordato che dal 25 al 31 luglio saremo in pellegrinaggio a Lourdes con il vescovo Franco Giulio Brambilla. Per informazioni o iscrizioni ci si può recare presso la nostra sede tutti i martedì dalle 14 alle 17, chiedere agli oftaliani ceranesi o chiamare il 333 45464299. Desideriamo ringraziare tutte le persone che hanno acquistato le nostre uova o hanno voluto dare una semplice offerta all'Oftal ceranese. Un ringraziamento speciale va a chi ha voluto già dare il suo contributo per il restauro della statua della Madonna. Non posso dimenticare gli altri oftaliani ceranesi che in questo ultimo mese si sono dati un gran da fare per vendere più uova possibili”.
Infine una curiosità: “Abbiamo finalmente concluso il volume – raccontano sempre dall’Oftal di Cerano – dedicato alla nostra storia fatto con una raccolta di articoli del Bollettino Ceranese. Dal 1966 anno della nascita del gruppo ai giorni nostri”.