Torino - E' stata firmato dal direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte Mario Turetta e dal presidente dell'Unpli Piemonte, l'Unione delle Pro Loco d'Italia Comitato Regionale Piemontese, Bruno Verri, il Protocollo d'intesa per la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici del Piemonte. Il Protocollo sancisce la collaborazione tra la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e le 1.070 Pro Loco piemontesi aderenti all'Unpliper organizzare e gestire attività allo scopo di fare conoscere al più ampio pubblico possibile i beni culturali e paesaggistici piemontesi, con la realizzazione di iniziative culturali , spettacoli, mostre, eventi.
E' prevista anche la realizzazione di supporti didattici delle Pro Loco sui beni culturali del Piemonte e in particolare dei siti riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco.
A fine maggio ci sarà una presentazione delle prossime iniziative culturali derivanti dall'accordo, che prevede inoltre la valorizzazione dei prodotti tipici e delle peculiarità locali del Piemonte.
“Il patrimonio culturale e umano delle Pro Loco – ha detto direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte Mario Turetta – è una risorsa preziosa e la ramificazione sul territorio regionale dell'associazionismo delle Pro Loco non può che portare a risultati importanti nella valorizzazione e nella conoscenza diffusa del nostri beni culturale regionali e delle tradizioni locali”.
“Questo protocollo – ha detto il presidente di Unpli Piemonte Bruno Verri - valorizza e riconosce ulteriormente l’attività dell’Unpli e delle pro loco associate nel percorso di sensibilizzazione verso le peculiarità del patrimonio culturale materiale ed immateriale di ogni angolo del Piemonte , e di cui il Piemonte stesso è primario detentore. Poter contare sulla collaborazione della Direzione Regionale dei Beni Culturali è per noi una “patente” che ci permetterà di guidare con maggiore sicurezza e professionalità al potenziamento del turismo culturale di nicchia”.