Torino - Sono tanti i turisti che, tra Natale e l’Epifania, quest’anno hanno affollato le località sciistiche e le piste piemontesi. Nonostante alcune criticità derivate dalle temperature miti e dalle scarse nevicate in alcune aree della regione, grazie agli efficienti sistemi di innevamento artificiale e all’offerta sviluppata dalle località sciistiche, il tasso di occupazione registrato dagli albergatori è stato infatti sempre alto, con picchi di tutto esaurito soprattutto a partire da Capodanno. Partendo dalla provincia di Torino, il tasso di occupazione delle camere alberghiere è stato generalmente alto, in particolare in alta Val Susa e Chisone, con picchi occupazionali tra il 95% e 98% e alcune giornate di tutto esaurito negli hotel dell’area. In particolare, i due momenti “caldi” coinvolti da questo trend favorevole sono state le giornate intorno a Natale e dal 29 dicembre in poi. Ottimo anche l’incremento del turismo delle seconde case, migliore rispetto alla scorsa stagione e che ha permesso di ampliare le presenze nelle varie località. A livello di provenienza, invece, prevalgono gli italiani, in particolar modo da Piemonte, Lombardia e Liguria, ma anche da Lazio, Toscana e Sicilia. Per ciò che concerne l’estero si segnalano flussi da Gran Bretagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Scandinavia.
Molto positivo anche il bilancio delle valli del Cuneese, dove l’afflusso di turisti e sciatori è stato consistente: in particolare le strutture ricettive del Mondolé Ski e della Riserva Bianca (i due principali comprensori delle Alpi di Cuneo) hanno registrato un lieve incremento di prenotazioni rispetto alla passata stagione 2017/18. Nel Mondolé Ski le prenotazioni per il periodo del Natale hanno registrato il quasi tutto esaurito con turisti provenienti per lo più da Italia (70%), Francia e Inghilterra (30%). Buona anche la percentuale di occupazione sui prossimi mesi, grazie alla prenotazione di gruppi provenienti dall’estero. In crescita del 15% circa gli ingressi agli impianti, mentre Prato Nevoso Village ha vantato un +30% di ingressi rispetto alla passata stagione grazie a eventi e iniziative per sciatori e visitatori, a partire dall’evento “Capodanno in Conca” che ha coinvolto 20mila persone. Alta percentuale di occupazione delle strutture alberghiere anche per la Riserva Bianca fino all’Epifania, con buona percentuale di prenotazione delle camere anche per i mesi di gennaio e febbraio 2019. Qui, la provenienza dei turisti si concentra per lo più su Francia, Principato di Monaco, Inghilterra ed Italia. Se la scarsità di neve e le temperature in rialzo hanno portato un po’ di sofferenza in alcune vallate cuneesi, soprattutto dalla Valle Grana alla Valle Po, bisogna rimarcare come stazioni quali Pian Muné, abbiano ben saputo diversificare l’offerta attirando, nonostante la poca neve scesa, molte persone sia per lo sci che per le escursioni.
Le prestazioni nella provincia di Biella, pur a fronte di alcune criticità legate alla poca neve, sono in linea con l'anno scorso: all'Oasi Zegna, grazie all'innevamento artificiale è stato possibile aprire quasi tutte le piste, con un numero di passaggi sostanzialmente inalterato rispetto alla stagione precedente. Buono il numero di presenze anche a Oropa, in particolare per il veglione di Capodanno e nei primi giorni dell’anno, con l'importante torneo giovanile di pallavolo 'Bear Wool Volley' e i soggiorni studio.
Buono l’andamento anche nel territorio del Distretto dei laghi e della Val d’Ossola, dove si rinnova e si consolida il trend positivo degli scorsi anni, grazie ad un turismo legato ai numerosissimi eventi e manifestazioni del periodo natalizio e alla buona offerta del comprensorio sciistico di Neveazzurra.
Le strutture ricettive di montagna registrano il tutto esaurito con picchi di presenze e pernottamenti nei weekend e per le festività (Natale, Capodanno e l’Epifania): qui, la presenza media dei visitatori è di tre giorni, mentre la provenienza è quasi interamente italiana.
Nella Valsesia, nel comprensorio di Monterosa Ski si registra un andamento decisamente positivo, in particolare nell’area di Alagna dove, grazie alle abbondanti nevicate di inizio stagione sopra i 2.200 m ed al lavoro dei tecnici che, compatibilmente con le temperature, hanno innevato le quote basse garantendo il 100% di apertura degli impianti. Ottime anche le prenotazioni alberghiere che confermano il consolidamento dell’interesse nei confronti della destinazione: piena affluenza a cavallo del Capodanno, e caratterizzata da un periodo di permanenza dei visitatore breve (2 o 3 giorni).
"La montagna invernale si conferma ancora una volta un fattore fondamentale di attrazione per il nostro turismo – dichiara Antonella Parigi, assessora alla cultura e al turismo della Regione Piemonte – Un settore per il quale siamo particolarmente impegnati, innanzitutto sulla sicurezza: proprio su questo tema, a pochi giorni dal tragico incidente che si è verificato a Sestriere, ci tengo innanzitutto a esprimere vicinanza alla famiglia della piccola Camilla Compagnucci, e ribadire la nostra massima attenzione, a fianco degli operatori, affinché siano garantite la formazione e le condizioni migliori per la fruizione delle nostre piste.Vorrei inoltre ricordare come, per il sistema neve, abbiamo messo in campo numerose altre azioni e importanti fondi per investimenti, con l’obiettivo di permettere alle nostre destinazioni di essere competitive a livello nazionale e internazionale, nonché di adattarsi ai mutamenti climatici, favorendo quindi il rinnovamento dell’innevamento artificiale e l’innalzamento degli impianti di risalita. Uno sforzo straordinario per il quale abbiamo messo in campo, in questi anni, 42 milioni di euro, a favore delle nostre valli, che dimostrano quanto la montagna invernale sia per noi strategica per lo sviluppo del Piemonte".
Per la promozione degli impianti e delle destinazioni turistiche legate al sistema neve si segnala inoltre l’avvio di una campagna di advertisement, destinata ai mercati nazionale ed internazionali, realizzata in collaborazione con DMO Piemonte, caratterizzata dal claim “All you need is snow”: una campagna “ombrello” (quindi non specifica su singola località) che racconta, con un claim ironico, le caratteristiche principali del Piemonte: una meta attrattiva che offre una pluralità di esperienze sulla neve - sci alpino, snowboard, fondo, fuori pista, racchette…- con un posizionamento distintivo rispetto ad altre regioni; il tutto, completato da cultura, enogastronomia e shopping, elementi che rafforzano la ricchezza dell’offerta turistica piemontese.